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Aggiornato: 29 luglio 2025
È falso! urlò l'Albani balzando in piedi coll'impeto del suo ardente carattere. E quel grido dell'anima concitata destò nella sala un eco tumultuoso. Il Gran Proposto si fece pallido in viso. Cittadino Albani riprese l'Anziano Inquirente moderate i vostri impeti che a nulla giovano, se non forse a pregiudicarvi, quando in vostro favore non intercedano le irresistibili prove del fatto.
Io guardava; e mi venivano alla mente le pure splendide imagini dell'anima vergine e le dolci speranze de' miei anni giovanili, cadute ad una ad una sotto il soffio gelato delle delusioni e dello sconforto. Era una tristezza nell'ora, nella terra e nel cielo e nell'immenso silenzio, profonda, inconsolabile, muta. La vita pareva sospesa e senza vigore per ridestarsi.
Che ve ne importa, se non mi amate più? ella disse, levando le spalle, amaramente. Ah io soffro sempre, Clara, anche non amando! Quante volte, lo ripetete, che non amate, Giovanni! è troppo e il suo tono fu così lamentoso che egli s'intenerì. Verrò.... forse.... una sera.... Ella sorrise, nel fondo dell'anima.
Irene, collocatasi dinanzi agli sposi, colle seguenti brevi parole ne sancì l'unione sacra: "Giovani cari e avventurosi, l'atto da voi compiuto in questo giorno vi unisce con vincoli indissolubili del corpo e dell'anima. Voi dividerete per la vita, il bene e la sciagura. Ricordatevi, che nell'amore e nella fiducia reciproca, troverete sempre felicit
Non so; forse altri monti. Ma questa è colpa del mondo, che è fatto così, non dell'anima nostra, che anela a cose migliori. E poi, signorina, anche ignorando la meta, si cerca, si desidera, si aspira, per un'idea confusa di ciò che sar
Va' nel limbo dei bambini. Acconciate pertanto le cose dell'anima confessate le peccata vostre a modo, e a verso, proponete di non peccare mai più e poichè siete in fondo non vi torner
Goëthe, Viaggio in Italia. 2. Parte. E l'arduo Byron, il re dei poeti dell'anima, allo aspetto di Roma mandava fuori questi nobili concetti: «O Roma! O Patria mia! O citt
Povero martire di sè medesimo! Io che non gli voglio un bene sviscerato e non lo adulo punto, come avete veduto, ma che mi curo di lui come il medico dell'ammalato, a cagione della malattia, lo compiango sinceramente e dal profondo dell'anima.
Lega per la vita due esseri e li fa felici se veramente meritano d'esserlo. Dico "se lo meritano" poiché quell'atto solenne deve essere contratto coll'intendimento reciproco di rendersi felici, e base dell'unione deve essere il vero amore, l'amore celeste! Amore celeste; vero amore dell'anima. Gli antichi lo distinguevano dal sensuale.
Tuttavia, se avessi voluto seguire l'andazzo dell'arte moderna, non mi sarebbe mancato il realismo!... Pur troppo!... e la Rosa me lo rammentava ogni volta che la vita dell'anima me lo facea dimenticare.
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