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Aggiornato: 23 giugno 2025


Vuole sciampagna? domandò Berto, prendendo una coppa dalle mani d'un servo e passandola a Giselda, che vi bagnò appena le labbra. Datemi due gelati, ordinò qualcuno che stava dietro il Candriani. Aspetta, disse questi al marchese di Spinea, che aveva al braccio la contessina Cafiero, ti lasciamo il posto.

Ma l'affetto vinse la vergogna, ond'ei con voce piena di amore esclamò: I figli! Oh! i miei figli... datemi i miei figliuoli... Gli ufficiali preposti alla esecuzione della giustizia intendevano andare oltre; ma il popolo commosso urlò con un grido solo: Dategli i figliuoli.

Certo la signora Maddalena si avvide del pensiero del figlio; perchè dolcemente gli disse: «Me ne voleva andare davvero, sai. Tu sapessi che orribili cose abbiamo sentite oggi! I soldati vennero sin quassù.... Tu non v'eri.... ma ora, ora non voglio più morire. O Marta, datemi la mia veste.... voglio levarmi.... voglio partire.... Giuliano andiamo.... la casetta è quella laggiù? Come è bella!

Se questo è, tenterò riavvicinarvi. Datemi qualche indizio e lo ritroverò, spero.... Dite che lo perdeste affatto di vista: sono molti anni dunque che nulla sapete di lui.... Qualche mese, balbettò Gabriella

Io ti concedo che diresti il vero, ch'io sarei tua per la ragion di guerra, quando mio signor fosse o cavalliero alcun di questi ch'hai gittato in terra. Io sua non son, d'altri son che mia: dunque me tolga a me chi mi desia. 80 So scudo e lancia adoperare anch'io, e più d'un cavalliero in terra ho posto. Datemi l'arme, disse, e il destrier mio, agli scudier che l'ubbidiron tosto.

.... Datemi sole dunque, un po’ di sole Per questo bimbo che nol vide mai, Che mai non bevve il gaudio de la vita Ne’ suoi torridi rai!... Datemi libert

È inutile: è un duello come se ne danno tanti, o Dio... ripetè il Oresti. Datemi quel telegramma... balbettò la fanciulla con tono oppresso e con un tremito delle labbra, che disegnò sulla sua bocca un brutto sorriso. Il Cresti esitava: ma Flora gli si avventò contro e gridò: Allora è segno che l'hanno ucciso... No, per bacco! ecco qua... è un caso un po' grave... ma, ma...

ISOCO. Di grazia, fatemela vedere, ché da' segni del suo conoscermi conoscerete esser vero quanto vi ho detto. DOTTORE. Su, Mangone, diasi ordine di ritrovarla: non si perda piú tempo. Ma ecco Filigenio: viene a tempo per saper nuova di suo figlio. ISOCO. Voi cercate di costei e datemi aviso di quel che sará.

Non chiedo pietá perdono: usate meco le vostre raggioni, datemi tanti supplici quanti ne può soffrir un reo. Vuo' con presta e vergognosa morte purgar gli errori che per me son avvenuti, ché i fatti dell'onore ricercano testimonio d'un chiaro sole.

Quelle parole furono come la stilla che fa traboccare il vaso pieno, perchè subito dopo il Papa disse: Baldoni, datemi un foglio. Il cardinale corse a un tavolo, su cui stava carta e calamajo, prese un foglio, lo sovrappose a una cartella, e intinse una penna, poi venne innanzi al Pontefice; s'inginocchiò, gli porse la penna, e gli presentò il foglio sulla cartella, sostenuta dalle sue mani.

Parola Del Giorno

quell'autorevole

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