United States or Ukraine ? Vote for the TOP Country of the Week !


Si possono leggere ancor oggi sul frontone di una chiesa che sorge rimpetto al Ghetto, presso il ponte Quattro Capi e dove sta dipinta una crocifissione, scritte in ebraico ed in latino le parole del secondo versetto del capitolo sessantesimo quinto d'Isaia: «Io stendo tutto il giorno le mie mani verso un popolo disobbediente, il quale batte una via che non è la retta». E questa esortazione fu fatta incidere da un ebreo convertito.

Una palma irradiata dal sole e sopra: «Fiorirai al pari di una palma»; e al di sotto: «Benedetta sia la tua venuta». Il rinoceronte che immerge il suo corno in una sorgente, una conchiglia di mare aperta, la fenice e l'arcobaleno un cigno che mangia spighe mature, uno sciame d'api, un gelso, un'arpa inghirlandata di fiori, il mare con sirene che cantano, e sopra il cielo, verso il quale drizzano il volo molti usignuoli ed al di sotto il versetto d'Isaia: «Cantano tutti insieme».

E, oltre a ciò, veggendo sopra questo monte il sole scacciatore delle tenebre eterne, e il quale è toglitore de' peccati, come noi di lui leggiamo: «Ecce agnus Dei, ecce qui tollit peccata mundi»; puote ancora maggiormente sperar salute, sospinto dalle parole d'Isaia, il quale dice: «Vobis, qui timetis Deum, orietur sol iustitiae». E perciò meritamente l'autore, conosciuto, dove era, esser valle di miseria, si sforza di partir di quella e di voler salire al monte, cioè alla dottrina della veritá, e a Colui il quale puote liberare ciascuno, che con affetto vuole, delle mani dello 'nferno.

Guardino adunque questi cotali le visioni di Daniello, quelle d'Isaia, quelle d'Ezechiel e degli altri del Vecchio Testamento con divina penna discritte, e da Colui mostrate al quale non fu principio sará fine.

Non ambir le pompose loquele, Che la turba volgar non intende: Il Vangel che rapisce ed accende, Par d'ingenuo fanciullo il sospir. Del possente Manzoni l'energico Inno a te vola: Io versar solo gemiti e lagrime Posso a' tuoi piè. L'alto carme ispirai d'Isaia, Ma pur d'Amos la rozza parola Ogni labbro sublima, consola, Se gli umani richiama ver me.