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Aggiornato: 21 maggio 2025
Al fero tuono, ognun d'ambascia stretto Dal suol sorgendo, «Ov'è il fellon?» chiedea. Da tergo il colpo giunto era su Carlo, E, oh prodigio! non valse ad atterrarlo. «Non si turbi nè tremi ora il cor mio!» Con ferma voce ripigliò il Prelato, E in ginocchio rimase a lodar Dio, Ed a pregar pel mostro sciagurato.
Sta', sta', che viene. Eccolo. Véllo. Sta' pur fermo. Non mi ti accostar, ché son troppo stanco. Ecco lí quan...quante belle donne! Se non mi pare 'l bor...boor... borgo nuovo! Leva! leva! fugge! oh! fugge sotto, ché 'l ciel ca...casca! Ve' che 'l camino arde in cu...cucina. Sú! Leva la torta. Ve' che mi struggo tutto, ahuè! d'ambascia. Oh!
Ella teneva il capo chino. E d'un tratto, liberando le sue mani, afferrò le mie e si mise a baciarmele furiosamente; e io sentii su la mia pelle il caldo della sua bocca, il caldo delle sue lacrime. E, come io tentavo di sottrarmi, ella dalla sedia cadde in ginocchio, senza lasciarmi le mani, singhiozzando, mostrandomi la sua faccia sconvolta, dove il pianto colava a rivi, dove la contrazione della bocca rivelava l'indicibile spasimo da cui tutto l'essere era convulso. E, senza poterla rialzare, senza poter più parlare, soffocato da un accesso violento d'ambascia, soggiogato dalla forza dello spasimo che contraeva quella povera bocca smorta, abbandonato da qualunque rancore, da qualunque orgoglio, non provando se non la cieca paura della vita, non sentendo nella donna prostrata e in me se non la sofferenza umana, l'eterna miseria umana, il danno delle trasgressioni inevitabili, il peso della nostra carne bruta, l'orrore delle fatalit
Egli chiamò l'amante a voce alta, quasicchè ella avesse potuto rispondergli, ed era nel suo viso una tale espressione d'ambascia, che la Teobaldi restò inchiodata sulla sedia, senza trovare una frase di conforto. Lei non sa, riprese Filippo, lei non sa, non imagina che cosa sia Loredana per me: è la vita, capisce?
Nel vedere apparire il Vérod, egli fu impressionato dal pallore cadaverico, dal disfacimento della sua figura. La notte d'ambascia era passata sul giovane come tutta una et
Paolina Grim *, che non aveva sciupato il fiore de' suoi affetti in amorucci sconclusionati, amava il suo fidanzato con quella specie di paura, d'ambascia, di febbre che fa drizzare i capelli all'avaro prostrato dinanzi al suo tesoro.
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