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Aggiornato: 2 giugno 2025
Camminavamo sopra un terreno ondulato a grandi curve, in una campagna verde e solitaria. La strada, se si può chiamar strada, era formata da un gran numero di sentieri paralleli, in alcuni punti incrociati, serpeggianti in mezzo a cespugli e pietroni, infossati come letti di rigagnoli. Qualche palma e qualche aloè disegnava le sue forme nere sull'orizzonte dorato. Il cielo cominciava a coprirsi di stelle. Non si vedeva nessuno nè vicino nè lontano. A un certo punto, sentimmo alcune fucilate. Era un gruppo d'arabi che dalla sommit
Giunto nella sua camera, vi si rinchiuse, accese una lampada, poichè il giorno non era abbastanza chiaro, e passeggiò un poco su e giù, colle braccia incrociate, il capo chino, più curve del solito le spalle grosse. Poi sentì un gran freddo invaderlo con un malessere di tutta la persona. Spense il lume, si buttò sul letto vestito come era, e si avvoltolò ben bene nella coperta imbottita.
Anche lei era diventata pallidissima: girò intorno allo spigolo per avvicinarsi alla mamma, ma, involontariamente lo sguardo le tornava sempre a Tina. Le due donne avevano smesso di parlare, curve sulla gonna cilestrina, gi
Era bella come il pensiero di Dio, quando mosse innamorato a creare la madre dei viventi: era cara quanto i suoi ricordi. L'Amore con le mani di rosa delineò le curve soavissime del suo volto dilicato; ed appoggiandole il dito sul mento per contemplare la sua gentile fattura, vi lasciò la fossetta; segno veramente di amore. La sua bocca rassomiglia un fiore testè colto in paradiso, tutto fragrante di divinit
Le donne zappavano il grano turco: o erano a mondare il riso con l'acqua fino al ginocchio, curve, le mani nell'acqua per strappare le erbacce che crescevano insieme alle pianticelle del riso: o voltavano il fieno: o rincalzavano il grano turco nei campi finiti di zappare. Con l'intervento di don Giorgio, Sandro Rampoldi aveva trovato da collocarsi alla Cascina Grande.
Nella carta dell'I. G. M., foglio 29, alla scala 1:50,000 al lago Salzia è assegnata l'altezza di 2270 metri; ciò è evidentemente un errore materiale di scrittura; l'altezza deve essere invece di m. 2670, come risulta anche dalle curve di livello.
Vuoi tu dunque, o mio cuore, commuovere fino alle lagrime gli echi femminei che un tempo conobbi sulla mia strada e che ancora m'attendono, in ginocchio, preganti come domestiche curve intorno a un'agonia... alla mia agonia danzante e frenetica?...
Passano, curve, barcollanti, stanche. Tragiche ne l’aspetto, Con veli neri su le carni bianche, Con un teschio sul petto: E mi guardano.
Alta e superba nella sculturale Perfezïon delle sue forme pure, Pare una statua greca eppur sa il male Delle tristezze oscure. Divine son le linee del suo volto, Le curve altere della sua persona. Nel bianco petto è un cor che soffrì molto E al soffrir s'abbandona. Invano nel mirare il suo profilo Scorre il pensiero ai lieti dì d'Atene E ricordiam la Venere di Milo. Le ore non son serene.
Il senatore Brioschi un giorno, mentre mi rassicurava riguardo al progetto di Garibaldi, dicendomi che sarebbe certamente caduto, riuscì ad infondermi un altro timore, affermando che si aveva l'intenzione di togliere al Tevere le sue più forti curve, tagliandole opportunamente, per facilitare la discesa della corrente.
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