Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 13 giugno 2025
Noi siamo tornati al tempo che credevamo non dovesse ritornare mai più: ai primi giorni del nostro amore.... vi ricordate, Loreta, laggiù alla villa d'Arsizzo: i dolci pensieri nostri, le nostre prime confidenze, i trepidi colloqui.... laggiù, coll'ansia di essere scoperti, dicendoci mille cose senza parlare, colle mani strette l'uno all'altra così nell'ombra verde del parco.... vi ricordate, vi ricordate?...
Perché credevamo che... Ecco... sì, che fosse sul serio! Enrico IV. E com'è? Vi pare che non sia sul serio? Landolfo. Eh, se dice che... Enrico IV. Dico che siete sciocchi! Dovevate sapervelo fare per voi stessi, l'inganno; non per rappresentarlo davanti a me, davanti a chi viene qua in visita di tanto in tanto; ma così, per come siete naturalmente, tutti i giorni, davanti a nessuno
Non credevamo che ci potesse essere un uomo capace di dirci, in un momento simile, che se anche fossimo annegati non sarebbe stato un gran male. Nel cervello di molti di noi è passato il delitto. Se qualcuno di noi fosse stato libero, il brigadiere non avrebbe potuto finire la frase. Egli sarebbe stato piegato in due e cacciato in mare da uno dei portelli del naviglio.
Vi faranno più impressione del Colosseo, ci avevano detto molti; ma noi non lo credevamo possibile, e perchè il Colosseo ce n'aveva fatto una grande, e perchè l'idea, prosaica che in fin dei conti le terme erano uno «stabilimento di bagni», come si diceva scherzando, ci teneva in freno l'immaginazione.
Benvenuto, benvenuto cominciò a gridar da lungi, alzando le due braccia come un telegrafo Che buon vento? Lei non m'aspettava? Ma sì, certo che l'aspettavamo tutti disse il notaio. Però credevamo che lei venisse colla seconda corsa. Ho dormito a Como. Ecco perchè sono qui così presto. Ieri sera ho perduto l'ultimo vapore e non ho avuto il coraggio di fare questo tratto in barca. Sfido io!
Mostratemi una cosa che sembri avvicinarsi alla morte più del dolore, e tuttavia mostratemi un dolore del quale si possa morire. Si dice spesso: «io morrò di questo affetto, io morrò di questa sventura, io morrò di questa o di quell'altra cosa», e non si muore mai di quelle cause che credevamo doverci condurre alla morte. Sembra che tutta la natura sia animata da una forza di contrasti, da una legge, da uno spirito di contraddizione immutabile. Gettate gli sguardi sul vostro passato, e vedrete che la vostra vita, le vostre opere, i vostri affetti non sono stati che una serie di contraddizioni continue. Volete vivere? morrete. Desiderate la morte? avrete una vita lunga e affannosa. Che cosa è questa infelicit
Quanto alla prima questione, mi permetterete di farvi osservare che l'idea di costituirci in repubblica è una conseguenza dell'esempio che voi ci avete dato. Non credevamo che una forma di governo, conquistata da voi con tante rivoluzioni e tanto sangue, trapiantandosi da Parigi a Roma, divenisse sinonimo di disordine e di anarchia.
«Signori. La notizia della esecuzione del Monti e del Tognetti ci ha dolorosamente contristati. Noi speravamo fino all'ultimo istante che, un atto di clemenza avesse risparmiata la vita a quei due infelici; e lo credevamo tanto più, che gi
Credevamo alfine che dopo lungo battagliare avesse la Chiesa potuto assaporare giorni di pace. Ma questa pace è stata addentata da due sacrileghi; è stata violata da due infami. Questa pace han contaminata Enrico di Germania, e colui che oggi si chiama arcivescovo di Ravenna il più sozzo, il più malvagio di quanti reprobi avessero mai conquinata la terra.
Noi credevamo che nei penitenziarii i forzati e i reclusi venissero abbandonati al rimorso dei loro misfatti, e non vedessero che la mano incaricata di stendere loro dal buco la pagnotta, la minestra e l'acqua. Invece, in una camerata di galera, si è come in una sala di ufficio telegrafico. C'è sempre gente che va e viene.
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca