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Aggiornato: 14 giugno 2025
Cosí questi miserabili, non degni d'essere chiamati ministri, sonno dimòni incarnati, perché per loro difecto si sonno conformati con la volontá delle dimonia, e però fanno l'officio loro ministrando me, vero Sole, con la tenebre del peccato mortale, e ministrano la tenebre della disordinata e scellerata vita loro ne' subditi e ne l'altre creature che hanno in loro ragione.
Altre e più infelici creature, nate dalla miseria, cresciute nelle umili officine, deserte nell'ignoranza, in mezzo al pericolo della giovinezza, e alle suggestioni dell'indigenza, furon vedute ingannar per corta stagione le noie del ricco scioperato, piangere e morire!
Silvio commosso alla scoperta di tante sventure si lasciò cadere su di un gradino della soglia senza poter articolare parola e lui pure come la Camilla sentì bagnarsi il volto dalle lagrime. "Oh! Dio giusto!" sclamava Silvio lagrimoso, "come puoi tu permettere che per contentare le disoneste voglie di un mostro tante e sì buone creature siano ridotte all'abbiezione ed alla morte!
I tre ufficiali saltarono in piedi mandando un grido d'ammirazione e di sorpresa. La donna che entrava era una creatura di bellezza straordinaria, irresistibile, una di quelle creature nelle quali sembra che Dio abbia voluto dare un saggio della forza di bellezza, di seduzione e di incanto a cui può arrivare una donna.
E vedendo e osservando, ha penetrato col suo acutissimo sguardo, fino all'intimo fondo, quelle creature umane, l
E tanto è perfecto el suo vedere che non tanto ne' cittadini che sonno a vita etterna ma nelle creature mortali vede la gloria e loda del nome mio; ché, o voglia el mondo o no, egli mi rende gloria. Vero è che non me la rende per lo modo che debba, amando me sopra ogni cosa.
Coteste due creature, dipinte precisamente, hanno data la spinta a far giudicare con sciocchezza e falsitá di tutte l'altre persone che campeggiano nel poema.
Nel quale tempo della nocte tu ti debbi disponere al misterio che hai a fare la mactina, con uno cognoscimento di te, cognoscendoti e reputandoti indegno a tanto misterio, e con uno cognoscimento di me che per la mia bontá te n'hoe facto degno e non per li tuoi meriti, e factoti mio ministro, acciò che 'l ministri a l'altre mie creature.
Ma sei incapace, dunque, di voler bene come tutte le altre oscure e semplici creature della terra? Hai dei nervi e non un cuore? Hai del sangue e non un'anima? Sei un mostro? Grazie, quanto mi piaci in collera! Oh che creatura arida e odiosa tu sei, odiosa, odiosa! Proprio, tanto? chiedeva lui, con la sua voce rôca e carezzevole.
Alcune volte sogno d'essere lontano, lontano nel mondo, fra gente nuova, sotto un cielo nuovo, con dolori nuovi... O mia mamma, perchè ho anche la squisitezza tormentosa di sentire i dolori di certe povere creature che non hanno casa, patria, parenti? Perchè penso mestissimamente a quella disgraziata elegantissima che ieri andava al manicomio?
Parola Del Giorno
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