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Aggiornato: 14 giugno 2025
Può darsi che m'inganni, ma io suppongo che loro idealisti siano diversi da quelle povere creature soltanto perchè la buona sorte, l'accidente e la volont
«Dunque acqua in bocca. Perchè in quanto a far la parte compiacente dell'eco, ah questo no... Saremo creature inferiori, noi povere donne (così affermano i nostri padroni) saremo frivole, leggere; ma la nostra personalit
«Dio santo, avete voi così plasmata di fango la più bella delle vostre creature, ch'ella abbia senza vergogna e senza rimorso da ricader nelle braccia all'uomo che l'ha abbandonata, e ritorna a lei per amore di novit
E come in essa è finita la pena del desiderio, ma non el desiderio. Questo chi el vede e gusta: che in ogni cosa creata, e nelle creature che hanno in loro ragione, e nelle dimonia si vega la gloria e loda del nome mio? L'anima che è denudata dal corpo e gionta a me, fine suo, vede schiectamente, e nel suo vedere cognosce la veritá.
Infine, a dispetto del demonio, a cui appartenevano le due sozze creature, furono sciolte con ordine di uscir subito dal castello.
I lettori conosceranno senza dubbio quella cassa cilindrica, in cui si depongono le creature abbandonate, dalla parte di fuori degli orfanotrofi, e poi si girano dentro. Riacceso il lume mi trovai accanto le mie povere compagne tremanti come foglie.
Un pudore religioso la prese, quasi un dubbio s'ella fosse veramente degna che gli insetti di Dio le mostrassero tanta deferenza. Ella sapeva che parecchi santi erano stati amati così dalle piccole creature che gli uomini disprezzano.
Cento fanciulle che vi adorano, le bellezze più abbaglianti dell'Asia, le più vezzose creature del mondo che cadranno ad un cenno ai vostri piedi. Sì io dissi, tenterò di risolvere il problema se Sardanapalo sia stato più grande di Alessandro, e se il Sultano sia il più saggio e il più morale di tutti i re della terra.
Ma perché tra le mie creature che hanno in loro ragione Io ho electi questi miei ministri, e' quali sonno e' miei unti, sí come Io ti dixi, ministratori del corpo e del sangue de l'unigenito mio Figliuolo, carne vostra umana unita con la natura mia divina, unde, consecrando, stanno in persona di Cristo mio Figliuolo; sí che vedi che questa offesa è facta a questo Verbo; ed essendo facta a lui, è facta a me, perché siamo una medesima cosa.
L'affecto tuo debba solamente amare me senza alcuno mezzo; e tu l'hai posto miseramente in amare le creature e nel corpo tuo, e i tuoi animali amarai piú che me.
Parola Del Giorno
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