United States or India ? Vote for the TOP Country of the Week !


Quasi, diremo, lascierebbero il sospetto, che invece del rimorso delle nostre colpe, sia quasi, viceversa, rimasto dentro di noi.... come un rimasuglio.... di quelle bruttezze! E Don Giuseppe corrugò la fronte, arrossì di collera, di sdegno: Tutta roba del diavolo! Ricordati bene! che conduce alla perdizione della salute dell'anima e della salute del corpo.

Ceneri di eroi, e ceneri di banditi; ceneri di papi, e ceneri di eretici furono sparse per la sua superficie, egli corrugò la fronte per le une più commosso che per le altre. Dentro ai suoi gorghi le statue di Giove e di Mercurio riposano in pace sopra il medesimo fango, a canto a quelle dei santi Pietro e Paolo.

Quest'uomo si voltò bruscamente e saettò chi l'aveva tocco di uno sguardo irritato cogli occhî grigi, che, in mezzo a quel faccione, apparivano piccolissimi, ma luccicavano d'un fuoco maligno. Che cosa c'è? domandò egli ruvidamente. Son venuti a cercare di lei da casa sua. Quell'altro corrugò le grosse, fulve sopracciglia. E senz'altro si voltò di nuovo al tappeto verde.

D'un tratto corrugò la fronte, un rossor vivo, un fuoco le salì alla faccia. Si...! Si! bisbigliò, tutto per tutto. Bisogna tentare col Kloss! E corse subito nel suo gabinetto di toelette, passando dinanzi alla camera del duca, ma senza nemmeno fermarsi per salutarlo.

Letizia, mentre io pescavo l'arlecchino nella tasca di dietro, seguitò a guardarmi cogli occhioni neri, corrugò un poco la fossetta del mento, per uno sforzo interiore e, alzando in furia le manine, mandò fuori l'unica parola che sapeva dire Pap

Il suo terrore non era senza motivo: s'era appena allontanato che sbucò dalla farmacia la sinistra figura del sindaco, e passandoci innanzi ci diè una breve occhiata di traverso. Il signor De Emma corrugò la fronte e mormorò: poveretto, egli fa una dura penitenza! povera Rosilde se la lo vedesse! e non poterlo soccorrere! maledetto sistema di spiritualistiche ipocrisie!

E via per la costa. Volli levarmi di dubbio e appena fu avviato uscii dietro di lui dalla gora; lo vidi correre ad una rovina di grossi massi discosta un dieci metri; si chinò, smosse due o tre pietrone, frugando per la terra e tornò indietro. Come avvertì che lo stavo spiando, corrugò la fronte e accese lo sguardo, ma lo spianò e lo spense in un minuto.

Disparve nella retrobottega, lasciando solo lo sconosciuto. Allora il viso di questi subì una trasformazione: la fronte gli si corrugò come quella un vecchio: i suoi occhi presero un'espressione dura, quasi crudele, le sue labbra si raggrinzarono. Che disdetta! mormorò Eppure avevo sperato di raggiungere il mio intento!

Lalla corrugò le ciglia con un atto comicamente feroce, e opponendosi con mal garbo a Giorgio, che voleva trattenerla, corse via dal salotto. Perchè tormentarla, povera piccina? disse il Vharè alla duchessa. Piccina, non è poi tanto piccina. Va per gli otto anni, presto. Il marchese sorrise.... il perfido marchese che avea lasciate forti impressioni nel cervellino di Lalla.

Paolo corrugò la fronte, quasi la domanda, che prima le avea fatta, si fosse rivolta importuna contro di lui: e con voce più dolce riprese: Mi son fatto forse troppo attendere? Fulvia lo riguardò; ma questa volta con atto di stupore; poi scosse la testa, e disse a voce ben chiara: Non so. Non ricordo neanche da quanto tempo io sia qui, a questa finestra. È mezzanotte. Mezzanotte?!...