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Aggiornato: 4 giugno 2025


Si alzò per andare nella sua camera, lasciando Diego furibondo, umiliato. Appena fu sola, cadde su di una poltrona scoppiando in singhiozzi convulsi. Come si sentiva oppressa, infelice!

Tornando indietro, Emilia temè di smarrirsi, ed essere nuovamente spaventata da qualche misterioso spettacolo, e fremea all'idea di aprire una sola porta. Mentre stava perplessa e pensierosa, le parve udire un singulto; si fermò, e ne sentì un altro distintamente: avea a destra parecchi usci; tese l'orecchio; quando fu al secondo, intese una voce lamentevole, ma non sapeva decidersi ad aprir la porta, o ad allontanarsi. Riconobbe sospiri convulsi e le querele d'un cuore alla disperazione: impallidì, e considerò ansiosa le tenebre che circondavanla: i lamenti continuavano; la piet

Sentite, mi disse, un bel caso d'alienazione mentale. Un bel caso!... , un caso di pazzia furiosa... con assalti convulsi da rompere le corde più grosse, superando le forze riunite di quattro guardiani.... Un bel caso! Bellissimo. Sangue, doccie e deprimenti... ho potuto domarlo... abbatterlo... risanarlo... non si muove più dal suo letto... è tranquillo come un fanciullo....

Fanno gesti convulsi verso quella linea di olmi in fondo a quel campo dove ecco pam, pam, pam scoppia la fucileria. Il capitano Raby bestemmia nella vetturetta: Fuori, fuori di qui, per Dio! Non curarti dei parafanghi, spacca, e fuori!

I nostri corpi?... convulsi dall'orrore e reclini sull'abisso, tutti grondanti di lave turchine e violette!... I nostri volti?... illuminati dai lampi, che alacremente trinciavano l'infinito con le lor lame verdastre!... I nostri occhi?... Come schizzati fuori dall'orbite!...

Rogiero, il quale, finchè Manfredi stava stretto nelle braccia dei suoi, era rimasto immobile, forse quattro passi discosto, adesso osò sollevare gli sguardi, e muovere un piede: tentò parlare, le parole uscivano imperfette, tremolavano i labbri convulsi; lo guarda Yole fisso fisso senza battere palpebra, con le pupille smarrite pel bianco dilatato in terribile maniera; tenta anch'essa rispondergli, si affollano le voci alla gola, vi lasciano l'angoscia dello sforzo, e tornano a gravit

Ma alla fine? replicò Gabriele cogli occhi sbarrati, i pugni convulsi, l'alito sospeso, le narici frementi, divaricate.... ma alla fine? Ahimè! è l'istoria di tutte le fanciulle. Dopo aver lottato, l'anima si accascia, il corpo soccombe senza avvedersi... e Concettella diviene la ganza di Don Diego Spani. Tu menti! gridò Gabriele.

Muzio, che, seduto al capezzale della donna amata, s'era accorto della fissazione di lei verso la porticina, e dei tremiti convulsi, indovinò finalmente, che qualcuno spiava da quella parte. Alzossi ed incamminossi per vedere chi era.

Un nodo spaventevole di tosse sorprese in questo punto il Luciani, e parve dovesse restarne soffocato: anelavano convulsi la gola e il petto; umore viscoso gli gocciava giù dalla bocca e dalle narici; gli occhi venati di sangue gli scoppiavano fuori dai cigli, e ciò nonostante singhiozza ringhioso: Con... confe... confessate... scellerata! Sono innocente.

Stetti così attento, prostrato, immobile per lungo spazio; ad un tratto sentii come uno scoppio di palpiti irruenti, convulsi; mi alzai in piedi precipitosamente, atterrito dall'idea d'Ambra viva e desta. Le pulsazioni continuavano a rimbombare nel mio cervello: non era il cuore della fanciulla che batteva, erano le mie arterie, le mie tempie agitate da tumulto febbrile. Udivo dietro a me Ram

Parola Del Giorno

s'alceste

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