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Aggiornato: 9 luglio 2025
Ma il fatto sta, che ei governò la repubblica, primo sí, ma non principe, ed anche meno tiranno; ch'egli ottenne da' contemporanei il nome di «padre della patria»; ch'ei somigliò a quanti grandi cittadini furono nelle piú splendide repubbliche antiche, e superò forse quanti furono nelle italiane. Quando saprá l'Italia far giustizia tra i veri e i falsi grandi suoi?
Questa prima ambasceria è rapportata dagli scrittori contemporanei in vario modo, ma tutti tornano a questo: che stando Carlo d'Angiò all'assedio di Messina, Pier d'Aragona, gi
Gia il Custodi avvertiva che i trattati del Montanari, anteriori a quelli stessi tanto applauditi di Giovanni Locke, li sorpassano di molto per vastitá di dottrina e per profonditá di ragionamento; e noi possiamo aggiungere che, come altri scrittori inglesi contemporanei e posteriori a lui furono antesignani dei grandi teorici del valore normale, egli col Galiani, che scrisse però quasi settant'anni dopo di lui , fu antesignano dei teorici dell'utilitá finale in riguardo all'analisi del valore corrente ed allo studio generale dei fondamenti economici dello scambio.
Ed anche questa tedescolatria, nella sua forma generica, ha fondamenti e giustificazioni. Oggi come oggi, di fronte agli altri popoli d'Europa, i tedeschi hanno questo fortuito vantaggio: che il loro rinascimento, venuto ultimo, è, per conseguenza, piú vicino a noi. I loro poeti, i filosofi, gli storici, gli umanisti, e i musicisti sommi, sono, si può dire, nostri contemporanei.
L'autore ha in odio di mostrare la natura spaventosa, nelle sue commedie come colui che inventa Racconti, Tempeste e simili scempiaggini del genere.» Ma i lettori contemporanei si troveranno più d'accordo col Warburton il quale osserva che «La Tempesta e il Sogno di una notte di mezza estate sono i più nobili sforzi di quella sublime e miracolosa immaginazione particolare allo Shakespeare, che si libra oltre i limiti della natura senza perderne il senso o più propriamente trascina la natura fuori di quei confini che ella stessa si era stabiliti».
Tu leggi, e nasce una conversazione che ti prorompe nel cervello come una gazzarra di voci, ma che finisce per piacerti e uncinarti a prendervi parte. Tu leggi, e un prigioniero si sbottona e ricorda aneddoti contemporanei che ti fanno chiudere il libro, tanto sono interessanti.
E se qualcuno degli illusi, come il mio Dario, ne ricevesse conforto e insegnamento a non chiedere alla vita più di quel che essa può dare, e ad amarla anche pel poco che talvolta concede, sarei orgoglioso che la mia opera d'arte riuscisse qualcosa di più che lo studio coscenzioso di una crisi dello spirito di parecchi nostri contemporanei.
La fiducia nelle arti della parola e del protocollo rappresentava ancora, agli occhi dei contemporanei, l'ultima
Dopo il quale ancora, a' tempi di Teodosio, Simmaco, un senatore principale di Roma, acquistava nome di eloquente o forse di animoso fra' contemporanei, difendendo l'altare della Vittoria, ultimo degli idoli nella curia.
Questi due giorni miracolosamente cangiati, come si esprime il testo: «dall’afflizione al gaudio, dal lutto all’allegria» furono consacrati alla gioia da Mardocheo e da Ester per tutti gli Ebrei; raccomandando ai contemporanei e alla loro posterit
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