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Aggiornato: 5 giugno 2025
O fiumana d’amor, scendi, schiumante! E un popol di risorti Ne la tua benedetta onda scrosciante Le labbra dolorose, arse, conforti!... Gi
E troppo presto hai cominciato a disperare soggiunse amorevolmente il levita. I conforti che io ti posso offrire derivano sempre della medesima sorgente, dalla fede nello spirito del bene; i consigli saranno ora come sempre quelli della ragione e della legalit
La casa di che nacque il vostro fleto, per lo giusto disdegno che v’ha morti e puose fine al vostro viver lieto, era onorata, essa e suoi consorti: o Buondelmonte, quanto mal fuggisti le nozze süe per li altrui conforti! Molti sarebber lieti, che son tristi, se Dio t’avesse conceduto ad Ema la prima volta ch’a citt
Garibaldi, ideologo talvolta per diletto, ma pratico sempre per istinto e per perizia dei casi del mondo, comprese che nel pallore di quei visi l'appetito c'entrava per qualche cosa, e che, se i conforti dello spirito furono necessari, un paio di polli arrosto e una bottiglia di Marsala non sarebbero stati inutili.
questi conforti del corpo e dello spirito non bastavano: ci voleva la villeggiatura, la quale, salvo rare eccezioni, non poteva farsi se non in campagna. La previdenza delle passate comunit
Ella ama molto la musica, signor commissario? Dica che ne vado pazzo, signor conte. Che si fa celia? Un po' di buona musica, è il maggiore dei conforti. Sar
Legato e rinchiuso nella cella, ora dava in terribili smanie, imprecando contro lo sceriffo e rifiutando di cibarsi; ora stava sdraiato, immobile sul letto, e ricusava i conforti religiosi mentre continuava a tener sempre con sè il crocifisso.
Si commettono i proprii dolori ad orecchio volgare; da labbro volgare si aspettano i conforti e i consigli; ma gli uni e gli altri ci affondano nel pantano dei sensi ingenerosi; crassi vapori c'involgono e ci nascondono il sereno de' cieli; il dolore, fatto ira e bestemmia, bramosia di vendetta, di mal per male, non ci affina lo spirito, lo ingombra, lo accieca, vi attossica le sacre fonti del bene.
Quando diritto al pie` del ponte fue, levo` 'l braccio alto con tutta la testa, per appressarne le parole sue, che fuoro: <<Or vedi la pena molesta tu che, spirando, vai veggendo i morti: vedi s'alcuna e` grande come questa. E perche' tu di me novella porti, sappi ch'i' son Bertram dal Bornio, quelli che diedi al re giovane i ma' conforti.
Rinsavii da per me, senza ajuto altrui, mercè una idea religiosa ch'io verificai nella storia. Scesi dalla nozione di Dio a quella del Progresso; da quella del Progresso a un concetto della Vita, alla fede in una missione, alla conseguenza logica del dovere, norma suprema; e giunto a quel punto, giurai a me stesso che nessuna cosa al mondo avrebbe ormai potuto farmi dubitare e sviarmene. Fu, come dice Dante, un viaggio dal martirio alla pace : pace violenta e disperata nol nego, perch'io m'affratellai col dolore e mi ravvolsi in esso, come pellegrino nel suo mantello; pur pace, dacchè imparai a soffrire senza ribellarmi e fui d'allora in poi in tranquilla concordia coll'anima mia. Diedi un lungo tristissimo addio a tutte le gioje, a tutte le speranze di vita individuale per me sulla terra. Scavai colle mie mani la fossa, non agli affetti Dio m'è testimone ch'io li sento oggi canuto come nei primi giorni della mia giovinezza ma ai desiderî, alle esigenze, ai conforti ineffabili degli affetti, e calcai la terra su quella fossa, sì ch'altri ignorasse l'io che vi stava sepolto. Per cagioni, parecchie visibili, altre ignote, la mia vita fu, è e durerebbe, s'anche non fosse presso a compirsi, infelice; ma non ho pensato mai, da quei giorni in poi, un istante che l'infelicit
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