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Aggiornato: 2 luglio 2025


La violenta commozione gli aveva fatto salire il sangue al cervello; l’apoplessia, e il colpo ricevuto alla testa lo avevano ucciso. Gervasio aspettava il momento di passare il Mincio, quando ricevette la triste notizia. La pace di Villafranca che lo privava della patria, gli aveva rapito il padre.

«Ah!... l'ora batte, fredda, monotona, spietata, ed ogni colpo mi picchia qui, sul cervello! Il giorno odiato gi

Ma il cosmopolitismo non l'ho inventato io! può dirmi l'Ojetti. È un fatto storico contemporaneo. Io lo accetto; perchè voglio essere del mio tempo, perchè sono giovane, perchè il mio cervello affollato di concetti filosofici, scientifici, non può funzionare più, come nelle et

GIACOCO. Pensava entrare alla casa mia e l'aggio trovata taverna; e no todisco mbriaco me volea fare accussine, e se non era sapatino, me carfettava a crepapanza, a serra de lino. CAPPIO. E voi stimate che questa sia casa vostra? Voi sète fuor di cervello: questa è l'osteria del Cerriglio, e la vostra casa è un pezzo lontano di qua.

Questo è il momento.... pensò Giovanni: e il cuore gli si mise a battere come se volesse saltargli fuori dal petto. Pensò e ripensò a una frase tanto per cominciare il discorso, ma non gli riuscì di trovarne: il suo cervello era vuoto. Si stizzì, si rimproverò d'essere uno scolaretto, un uomo dappoco. Fu lei, che, con la sua voce melodiosa, ruppe quel silenzio imbarazzante.

Non voleva nessuno: amici, parenti. Quella camera, in fondo della casa, dava sul giardino; Giorgio spalancò i vetri e le persiane, perchè si sentiva soffocare e gli pareva che una grossa pietra gli si aggravasse sul cervello.

L'aspetterò a Madras, sulla costa del Coromandel; rispose Guido che provava un amaro diletto a parlare di quel suo viaggio imminente, natogli pur dianzi nel cervello. Sta bene, siamo intesi. Io gi

CAPPIO. Calate giú, che vostro padre è tornato da Posilipo. GIACOMINO. Vuoi burlarmi? CAPPIO. Venete e vedete. GIACOMINO. Ora chissi so figli che non vanno dereto alle femine guaguine, squaltrine, chiarchiolle, zandragliose; de chissi nnamorati che fanno taverne, ma stanno ammolati a rasulo sopra libri fin che se ci arreieno. CAPPIO. Avertite che lo troppo studio non li disecchi il cervello.

Ite voi, donne, fidatevi de' giovani del tempo d'oggi, e massime di costoro di prima barba, larghi di promesse e ricchi di giuramenti, che in un punto amano e disamano, come li va il cervello: sono come i sparvieri, avidi sempre di nuove prede, che, se bene han un uccello preso nell'unghie, se ne veggono un altro, lasciano quello che hanno, per acquistar quello che va volando.

Colla mente attristata e il cuore malcontento, con una burrasca di pensieri nel cervello, ove i progetti fantastici, lottavano colle idee sane, rivolse i passi verso l’interno della citt

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