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Aggiornato: 29 giugno 2025
Cospetto! incomincio a capire! pensò Giuda, cavando di tasca un astuccio e offrendo degli zigari alla compagnia. Quel linguaggio misterioso.... quell'enfasi.... quelle citazioni latine... Sta a vedere che io sono piombato in una loggia massonica della nuova setta! Ah!... se fossi ancora poliziotto, che bella occasione per far danaro!.... che magnifico arresto!
Sopra un soffá Carlo grasso piangea, dicendo al cuoco suo: Ti raccomando que' beccafichi, e ad Orlando dicea: Metti novelle imposte, caro Orlando. Dodon ardito per lui rispondea: Che vuoi tu de' coglion venir cavando? I tuoi sudditi mangian pastinache, e mostrano cul magri senza brache.
Così scorse il tempo. La marchesa Ginevra, passato l'inverno, era andata in campagna, dove incominciò da quell'anno a passare i sei mesi della bella stagione. Inoltre, per due inverni consecutivi andò col marito a Parigi, e il povero innamorato visse come gli venne fatto, non cavando altro conforto che dalla sua giovinezza e dallo studio.
Bisogna credere che quello stordito dottore di Nubo, il quale ne aveva sempre le tasche zeppe e li seminava da pertutto, avesse lasciato cader quel numero del Corsaire nella camera dell'ammalata cavando una lettera del principe cui aveva ricevuta da Nizza e che voleva leggerle. Ed in vero, la cosa ne valeva la pena.
MARTEBELLONIO. Io non so punger cosí con la spada come tu pungi con la lingua; ma ti scampa ché sei ignobil feminella, che vorrei con una stoccata passarti da un canto all'altro. CHIARETTA. Non temo le tue stoccate, ché la tua spada si piega in punta. MARTEBELLONIO. O Dio, se non temessi che, cavando la spada fuori, la furia dell'aria conquassata movesse qualche tempesta, vorrei che la provassi!
Il toro vi andò contro con tanta forza, che, nonostante il colpo di lancia infittogli nella groppa, uno de’ suoi corni sparì nel ventre del ronzino, l’altro gli squarciò la spalla, e tutto fu sollevato in aria di peso, uomo e cavallo, poi rovesciato contro la barriera, schiacciato, calpesto, mentre il toro non riusciva più a districare le corna dalla orrenda ferita e scoteva rabbiosamente la cervice, cavando sterco e viscere dall’addome dilaniato.
Perchè altri tentativi non avrebbero potuto farsi, cavando fuori nuove conseguenze da vecchie promesse, facendo germogliare semi rimasti addormentati, operando innesti fecondi, procurando anche ibridismi che trasporterebbero nel dominio dell'arte scenica i miracoli ottenuti dalla istancabile pazienza dei floricultori? Anche il simbolismo? A priori, io non oso dire di no.
Buonasera ella disse, con un'intonazione monotona. Buonasera egli rispose, cavando il cappello e facendole un grande saluto. Ma non si lasciarono subito. Parea che si dovessero dire qualche altra cosa. Parea che ambedue sapessero di non doversi veder più e che una qualche cosa, più intima, più misteriosa, si dovessero dire.
DEMOFILO. Ai tempi nostri non si ricorda che, da Adamo in qua, sia nato alcun dal ciel piú largamente dotato e favorito e sovr'ogni altro fatto felice; non cavando alcuni passati imperatori o capitani.
Lasciate a noi il regno del cuore, questo povero regno, questo alveare che abbiamo fabbricato noi, api pazienti, colla nostra industria sottile, cavando la cera e il miele dal calice dei fiori. Ma sapete che se questo regno grazioso cadesse per avventura anch'esso in vostra balìa, ne fareste un bell'uso! Non io certamente, marchesa! Lasciamo da parte i presenti, uomo di corta memoria!
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