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Aggiornato: 23 luglio 2025


Il suo posto favorito era al capezzale dell'infermo, dove poteva vedere il sorriso di Leonardo. Aveva un modo così dolce di sorridere Leonardo! Non mai per lo innanzi se n'era avveduta. Quel sorriso era un madrigale; e chi sa quante volte gliel'avea visto sulle labbra senza saperlo leggere! Era bello Leonardo?

Non presso il capezzale. Lidia aveva fatta un'illuminazione nervosa come la mia? Bussai leggiermente alla porta di Lidia, e mi sentii sorridere. L'orologio ribattè i dodici colpi nel giardino. Che lampo era stato e che eternit

Dopo averla lasciata, il duca si era dunque occupato del padre benedettino. Ma il monaco poteva essere ancora al capezzale del morto: e prima di recarsi al convento, don Francesco se ne informò dai domestici. Gli fu risposto che il frate era partito da qualche tempo per un paesello vicino, che gli nominarono, e ch'ei doveva essere ancora per via.

Le sue fanti, non avendo avuto tempo agio a spogliarla, si erano fatte ad agevolarle il respiro a furia di forbici, tagliando per tal guisa la vita della veste, il busto e lo scollo di una camicia di tela battista, che pendeva arrovesciato a brandelli. Il giovine si accostò al capezzale.

Le erano parsi entrambi felici, fino agli ultimi mesi, nei quali Clelia avea cominciato ad ammalarsi d'allora in poi li aveva veduti più di rado nelle ultime ore di vita della povera Clelia, s'era trovata al suo capezzale non sapeva dirmi altro. Mi tornò in mente il vecchio generale; e siccome parevami che io avrei potuto saperne di più da lui, ne chiesi alla contessa.

Giuliana giaceva nella medesima attitudine. Dormiva? Soltanto la fronte, fino ai sopraccigli, era scoperta. Mi sedetti, presso al capezzale; ed aspettai. Guardavo quella fronte pallida come il lenzuolo, tenue e pura come una particela, sororale, che tante volte le mie labbra avevano baciata religiosamente, che tante volte avevano baciata le labbra di mia madre.

Non le faccia parola del sindaco, mi disse, e si accommiatò. I due fanciulli ci avevano seguiti ed entrarono nella camera con me. Il povero vedovo sedeva presso il capezzale dell'infermo, e pareva moribondo. Vedendo i suoi figli, ebbe uno strano gesto; ma si contenne, a un cenno del curato che continuò il discorso interrotto, dopo avermi salutato.

Anselmo, aperti gli occhi, conosce il Caserta, e mormora tra : «Ora sono perduto davvero.» «Io sono Rinaldo, Anselmo.... perchè vi dite perduto?» «Satana sta al capezzale... aspetta l'anima al varco... egli ha ragione... è cosa sua... io ho ben veduto che voi siete il Caserta...» «O amico mio, Dio sa se forte m'incresce del vostro male...» «Lo so, amico, lo so.» «Io perdo il più fedele...»

Mi saluti il conte Malatesti; gli porti un augurio del mio cuore! La servirò. Ciò detto, il tenente medico si allontanò dal capezzale di Aminta, per andare a finire il suo giro. Da quella parte l

La sua bocca si aperse a un grido rauco, che somigliava all'urlo d'una belva ferita a morte; e battendo l'aria con le braccia, Brunello Traldi precipitò al suolo, di schianto. Bruno Traldi fu per più mesi ammalato, e vegliarono al suo capezzale la madre e il vecchio Salapolli.

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