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Attilio spalancava i suoi begli occhi turchini e guardava il babbo con quell'aria che equivale ad una interrogazione. Sicuro, riprese quest'ultimo. E steso il braccio sul tavolino dello studio prese il «Giornale dei bambini» dove appunto c'era disegnato un bel bue. Guarda da te, disse al bambino. Attilio si pose ad esaminare l'animale. Ha quattro gambe, disse subito. E poi?

Don Bastiano dunque, il primogenito, aveva quarantasei anni; una moglie ristecchita gialla come un rigogolo, e un figliuolo per nome Giovanni il quale studiava a Palermo. Grasso, con un ventre enorme, con un'aria di bue che sonnecchi, don Bastiano non era punto un testone.

Hanno poi bicchieri e bottiglie di fabbrica nazionale, che consistono in grosse corna da bue ridotte all'uopo.

AP. Simili certo; imperocchè, che differenza è a dire che la pelle de' buoi vada, e le carni mezze cotte mugghino, da quest'altra illusione che la pelle ravvolta del bue gi

Fosse pure; ma non aveva per quella volta un agnello da scannare, un bue da accoppare. Bravo, Ghiglione! D

A me par che sia stata benignissima madre agli animali, perché ha fatto al bue, alla capra e agli uccelli una saccoccia alla gola, ché il cibo ingoiato si riceve in quella, e dopo mangiato ruminano quel cibo, e mangiano di nuovo, e si trattengono tutta la notte.

Questo dolorosamente osservava il Meli, il quale tornava a battere sul medesimo chiodo: «L’istesso succede quando ad un contadino viene derubato il bue, l’asino, o il mulo. Quante cure, quante sollecitudini non gli costano le ricerche! E quanti pericoli ancora non incontra per rintracciarne i vestigi! Se non giunge a trovarlo, piange la sua disgrazia. Ma se riesce, la piange doppiamente: imperciocchè le spese per le spie, per la ricognizione della bestia e del legittimo possessore della medesima, per la recezione dei testimoni, per gli offiziali e per le legali formalit

Disteso dinanzi a noi sta il campo della famosa battaglia, e domani lo visiteremo nel nostro passaggio. Qui è forza procurarci buoi pel trasporto del bagaglio, chè avvicinandoci alla costa il caldo è tanto intenso che le mule soffrono troppo, e d'altronde non trovano nulla a mangiare, mentre il bue s'accontenta di qualunque cosa e resiste assai più al digiuno.

PIRINO. Questo secreto l'ho provato molte volte e non mi è riuscito. FORCA. Perché non sai tutte le cerimonie che vi si convengono; overo farò esperienza di una certa onzione. PIRINO. Che onzione? FORCA. Medolle di ossa di bue cotte in certi pasticci, grasso di caponi in suppa, e la domenica mattina a digiuno li ongerò la gola.

Son tre giorni che mi brucia lo stomaco e non la mangio più con lo stesso piacere. Mi danno 100 grammi di bue in umido per quattordici centesimi. Ma è necessario uno stomaco foderato di rame per trangugiarlo. A me ha provocato la nausea. «Ho notato che Federici verso gli ultimi del mese diventa più cupo. Pare che incominci a pensare al suo colloquio.