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Aggiornato: 29 giugno 2025
Che può l'artista? Può nelle sue veglie tormentose provare lo spasimo di una idea che rimane velata, latente, incognita, lontana o vicina ma inafferrabile: può inginocchiarsi, battere la fronte sulla nuda terra, spargere lagrime impotenti e supplicare così l'idea di sollevare il suo velo, di rivelargli il volto fulgido, dovesse pure rimanerne acciecato; può, felicissimo evocatore, veder apparire nella notte la celeste fantasima e gridarle: Salve, o divina! Tu sei visione ed io ti farò realt
Finchè la storia ignorava la preistoria, questa poteva durare fra le bellezze della natura e l'incendio del sole come uno dei tanti alberi mostruosi del suo clima o delle troppe fiere della sua fauna; ma quando la storia dilatandosi irresistibilmente verrebbe a battere colle proprie onde al suo confine, la preistoria incapace di aprirsi volontariamente, doveva essere sfondata e allagata. Storia e preistoria si batterono ovunque, sempre colla vittoria della prima. Le armi della storia erano infinite; quelle dell'altra solamente due, la freccia che vola e la mazza che schiaccia. La storia è un esercito e la preistoria una massa immobile e tempestosa nel medesimo tempo, senz'altra forza che il suo peso e il suo urto. Mentre quella si avanza per esploratori, poeti della redenzione che si inoltrano alla scoperta dei bruti umani, questi alla repentina presenza dei loro scopritori o li adorano o li scannano: ma dietro al missionario, che sperava convertirli, arrivano l'industria ed il commercio che li sopprimono. Il frate in cerca di anime pel cielo diventa così il segugio del colono, che ha bisogno di uccidere il selvaggio per fecondarne il terreno colla propria civilt
Ah! il sorriso di Dio si è posato su di lui! Scorgerlo da lontano mi fa battere il cuore! Io vorrei baciare la traccia dei suoi passi! Non lo sapete? Io l'ho difeso, a rischio di qualcosa di più della mia vita a rischio del mio onore quando un pericolo lo ha minacciato!
L'indomani il cattivo tempo imperversava come nel giorno precedente: come il precedente lo passò il conte, e verso sera, alla stessa ora del dì prima, era assiso al fuoco della cucina. Vi stava da qualche tempo: da qualche tempo Ambrogio un po' discosto ciarlava colla moglie dell'oste, quando si udì battere con forza all'uscio di strada.
E non parlò più. Dopo un po' il cavallo affamato si mise a nitrire e a battere sul selciato la sua larga unghia ferrata. Poi fece un passo, poi un altro. E si rincamminò, portandosi lentamente la piccola bruna, immota, per l'oscurit
Nella insenatura profonda, le onde si scaraventavano una sull'altra bianchissime, andavano a battere contro il fondo, si ritorcevano, ed erano risospinte dalle sopravvenienti, con vece assidua, con un ribollir di schiuma più candida del latte. Lo strepito risonava enorme.
La donna nuova, la donna che doveva far battere il cuore di Ariberti uomo, come tante altre avevano fatto battere il cuore di Ariberti giovane, era ancora in nube, a mezz'aria. Il nostro eroe la sognava, non avendo anche avuto il tempo di andarla a cercare.
Tentativo fallito!... La minaccia d'una vigorosa risposta mi consigliò subito a battere la ritirata, aspettando una migliore occasione per ritornare all'assalto.
Ubaldo nel parlare dello scopo della sua visita, disse incidentalmente che sua moglie era partita, era andata a Venezia. Questa notizia bastò a scotere don Pio, a fargli battere il cuore, a mettere un lampo di vita negli occhi spenti. Egli approvò l'invio in Africa del corrispondente e riprese a parlare, mostrò interesse per il giornale, per indurre Ubaldo a trattenersi sperando che riportasse il discorso sull'assente. E ottenne quello che voleva: Ubaldo gli narrò tutte le fasi della malattia di Maria, e sciolse anche questa volta un inno di lode alla sua dolce, alla sua buona e affettuosa compagna. In quel carattere basso l'ammirazione si estrinsecava in una maniera poco elevata; Ubaldo poneva nell'esaltare Maria la vanit
Perchè no? chiedeva ancora una voce sommessa, mentre stanca delle emozioni della giornata si addormentava d'un sonno tranquillo. Fiori e fragole. La signora Matilde scriveva qualche giorno dopo alla sorella: «Mi pare che Flora cominci a essere ragionevole. Bisognerebbe battere il ferro mentre è caldo».
Parola Del Giorno
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