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Aggiornato: 7 giugno 2025


Il cavaliere aveva un braccio appoggiato sulla spalliera della sedia della fanciulla, e parlava con la sua solita aria d'uomo stanco; Rosalia, volta verso di lui, non cessava dal contemplarlo, assorta nella solita ingenua adorazione. Son le Ascenti quelle signore in quel palco dove si pavoneggia il tuo amico? domandò Serafina al marito, senza levarsi il binocolo dagli occhi.

Lungo il cammino, Fortunata cercava ogni tanto la mano della signora Teresa e la stringeva con un moto convulso come a ringraziarla d'esser venuta con lei. Avrebbe voluto attaccar discorso, rimetter sul tappeto la gran questione della sua partenza con Gasparo, questione ch'era sempre insoluta nella sua mente, ma la signora Teresa pareva assorta in gravi pensieri. Il cannone tuonava.

Emilia era entusiasmata; versava lacrime di tenerezza, e la sua immaginazione si portava in Francia vicino a Valancourt; vide con rincrescimento svanire quella scena incantata, e restò per qualche tempo assorta in una pensierosa tranquillit

Giuliana taceva, non sorrideva, assorta. Poiché Natalia le stava su le ginocchia volgendole le spalle, ella la teneva cinta con le braccia alla vita; e le sue mani posavano nel grembo della figliuola congiunte, più bianche della vestetta bianca su cui posavano, e affilate, e dolenti, così dolenti che rivelavano esse sole una immensit

Sempre, un po' prima di andare a dormire, Eleonora fumava , su quel terrazzo, la sua ultima sigaretta. Sdraiata mollemente, mollemente assorta e silenziosa, si godeva l'aria, il fresco, la notte, le stelle, seguendo col lento dondolìo della poltrona, il murmure quieto, lontano del mare.

.... Così, così, dal pozzo che scavasti tu stessa, anima mia, per esser morta pria di morire, e dove stagni, assorta nella rinunzia d’ogni ben che amasti, ti svegli, tutta in fremito, di schianto, nell’inganno d’un sogno; e in quel bagliore sommersa, torni luce e torni amore, trasfigurata dal sereno incanto.

Ma ristette perplesso dinanzi alla visione che gli apparve. Genuflessa sull'inginocchiatoio di noce nero, dove sua madre era abituata a dire le proprie orazioni, una donna stava assorta a pregare.

Io era rimasta tutto quel tempo assorta in tanta estasi da dimenticare me stessa, il mondo intero! Non udiva, non sentiva più nulla! ma la parola Addio quasi scintilla elettrica m'infiammò, corsi a lui, e "fermati!", dissi, prendendolo per il braccio e riconducendolo al sedile. "Tu sei mio! tu devi essere mio, gridai, ed io tua!... per tutta la vita!

Parve che una luce si spargesse sul suo volto e che tutta la sua figura s'irradiasse. Stette immobile per qualche minuto, assorta, incantata, con un sorriso d'estatica compiacenza. Poi, d'improvviso, si voltò e attraversando con passo deciso i gruppi di persone che guardavano un poco attoniti, si diresse verso le sue stanze. Giunse al gabinetto degli specchi.

Le esortazioni, i consigli, le preghiere di quell'ottima donna non avevano forza sul mio cuore... L'anima mia era tutta assorta in Adolfo, nell'uomo, cui la mia fede era vincolata in un segreto patto d'amore.

Parola Del Giorno

prorruppe

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