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Sotto la pergola azzurra ove le stelle felici vengono ad assopirsi, al crepuscolo, a due a due, in luminoso abbraccio... i nostri baci furono fitti... fitti e tenebrosi, che tutte le mie sere future ne furono oscurate!... Avidamente io bevevo la tua carne ferita e ferocemente ammucchiavo, a forza di carezze, gioia rossa come un alcool ed oblio nelle tue vene profonde: Prendi! Prendi la mia volutt

Roberto ristette dalle inutili prove. E invero, che gl'importava persuadersi che i suoi occhi ci vedevano ancora, se il sole non doveva venir più a visitarli? Gli astri brillano invano pel cieco, ma per chi è circondato d'ombre profonde non vale l'esser veggente. Si accosciò in un angolo cercando di non pensare, di assopirsi, di uccidere in , prima che la vita, il sentimento della vita.

Era qualcosa che rassomigliava a un canto d'amore e al tempo stesso a un brindisi voluttuoso e guerresco. Tutta la foga della passione, da tanto tempo costretta ad assopirsi, tutti i desiderii repressi e l'ebrezze vinte scoppiavano in quei concenti, pieni di dolcezza ammalata e d'indomabile volutt

Non vi era anima vivente per un lungo tratto di strada; il sole si apparecchiava a discendere nel mare, coprendo d'oro e di porpora la limpidezza del cielo, l'aria cominciava ad essere un po' meno soffocante di quel ch'era stata durante il giorno, e le parole del conte risonavano stranamente in mezzo a quella solitudine e nel silenzio della natura che stava per assopirsi: Bisogna che lo confessi, egli disse, e d'altronde ho subito veduto che ve ne siete accorto, una tristezza insormontabile mi penetra spesso da qualche tempo e non posso scacciarla.

«, rispose il prete, abbuiando in viso. «Ci sarebbe modo d'averne nuove? «Non è in borgo» disse Don Marco, mettendosi più sul riservato. Il barone tacque un istante, che parve assopirsi: poi levandosi sul gomito ripigliò risoluto: «Ah! voleva pur dirlo che, forse non era nel borgo. Don Marco, m'usi questa cortesia, faccia chiamare il signor Fedele, o io anderò da me a trovarlo dov'è

Se tu rimarrai qui, mi prenderai in odio. Sono odiosa così; sono odiosa.... Non mi guardare. E i singhiozzi la soffocarono. Poi, in quello stesso giorno, dopo qualche ora, mentre io tacevo credendo ch'ella fosse per assopirsi, uscì in queste parole oscure, con l'accento strano di chi parla in sogno: Ah, se davvero l'avessi fatto! Era un buon suggerimento.... Che dici, Giuliana? Ella non rispose.

Ebbe a più riprese delle violente convulsioni; poi, quando riusciva ad assopirsi, il suo sonno era affannoso, e strane, scucite parole le sfuggivano dalle labbra. Ma fu cosa passeggiera. Dopo tre giorni tutto era finito, e meno un po' di sfinitezza, ogni altra sofferenza pareva svanita.

Un giorno giunse ad Emilia una nuova inattesa. Sua madre era gravemente ammalata e chiedeva di vederla. Questa notizia la commosse fortemente e risvegliò nel suo cuore sentimenti da lungo forzati ad assopirsi. Ella non aveva veduto più nessuno de' suoi dopo la fuga, eppure aveva conservato una profonda affezione a sua madre, che, sebbene severa e dura, era stata però buona a suo modo per lei. La notizia improvvisa fu una fortissima scossa. Risentiva un immenso dolore, non affatto scevro di rimorso per la malattia di sua madre, e le pareva che se avesse a perderla si troverebbe come sola in un abisso; tanto è vero che l'affetto di una madre è così forte e possente che oltre a non poter essere sostituito da alcun altro, si esercita anche a distanza ed ha una influenza misteriosa anche quando circostanze speciali hanno sciolto il nodo della natura; ed al tempo stesso provava una gran gioia ed una indicibile commozione all'idea di rivederla, prevedendo che all'istante di riabbracciarla sentirebbe una volutt

Anche la bambinaia avea ottenuto di mettere il suo piattino d'avena per il buon asinello vicino al vassoio ricolmo di Rosalia, e pregò, pregò, pregò tanto che finì per assopirsi così inginocchiata, col capo appoggiato sul saccone.

Giuliano era crudelmente imbarazzato. I suoi doveri di padrone di casa lo assorbivano in parte, occupavano buona parte del giorno; ma ogni tanto bisognava pure che salisse a tener compagnia a sua moglie, e quelle brevi soste nella camera azzurra non riescivano punto piacevoli. Eppure Milla continuava ad astenersi dalle scene; essa non gli rivolgeva mai la parola, non lo guardava. Era sfinita, non provava che un immenso disgusto, un imperioso bisogno di assopirsi, d'annientarsi nell'oblio. Oh! se avesse avuto sua madre! Se avesse potuto chinare sul seno d'una vera amica la sua povera testa così greve ed ardente e narrare, piangendo, la sua sventura! Ella, che aveva tanto d'uopo d'amore, di simpatia! Si sentiva, per la prima volta in vita sua, supremamente offesa.... Quando vedeva Giuliano, il suo orgoglio di donna onesta si ribellava, imponeva silenzio all'amore. Essa non poteva parlargli, non poteva guardarlo.... La forza della volont