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Aggiornato: 28 giugno 2025
Verso la mezzanotte Enrico si vide comparir dinanzi, nel luogo fissato al convegno, il valentuomo sorridente, che gli narrò come avesse avuta la pazienza di stare dalle nove fino allora ad aspettar nella via il brougham, che doveva portar a casa la signora Nan
Purgatorio: Canto XXVIII Vago gia` di cercar dentro e dintorno la divina foresta spessa e viva, ch'a li occhi temperava il novo giorno, sanza piu` aspettar, lasciai la riva, prendendo la campagna lento lento su per lo suol che d'ogne parte auliva. Un'aura dolce, sanza mutamento avere in se', mi feria per la fronte non di piu` colpo che soave vento;
Intanto Varedo aveva ottenuto dal capostazione uno scompartimento riservato e vi faceva metter la roba. Quando tutto fu a posto, egli disse a sua moglie: Se vuoi montare? Si parte? Manca qualche minuto, ma coi bambini è meglio non aspettar l'ultimo momento. Allora successe la scena tragica.
Ed anco se la notte per la loro molta ingordigia d'acquistar le assale, raccolte insieme quasi in concistoro le gambe al ciel e 'n terra posan l'ale; ché de le stelle il rugiadoso coro le avvinge sí che poco il volo vale, se non s'industran starsene sopine tutta la notte ad aspettar il fine. Taccio le ultrici guerre, ch'a le volte tra l'un vicino rege e l'altro fansi.
Via, per farcelo parere più bello, questo benedetto discorso, non ce lo faccia aspettar troppo; gridarono le dame, con quel tono di familiare autorit
Entrò in una stanza terrena di quel fabbricato, la cui finestra dava su di una via isolata e deserta. Donna Maria sedette sopra un rozzo sgabello di legno: attesa un poco, indi si alzò: guardò dalla finestra, e: Non viene ancora, disse tra sè. Ma, a che mi lagno? Non gli ho io fatto raccomandare di aspettar la notte?
All'ultimo baluardo, invece del goloso desiderio, io incontrava una tenerezza mesta ingiustificabile, da avaro innanzi al tesoro lungamente accarezzato. L'avaro non avrebbe voluto spenderlo, avrebbe voluto aspettar tuttavia, gioirne tuttavia, promettersi e negarsi la frenetica sensazione di tuffar le mani nell'oro, forse meritarsela di più.
e se ’l sommo piacer sì ti fallio per la mia morte, qual cosa mortale dovea poi trarre te nel suo disio? Ben ti dovevi, per lo primo strale de le cose fallaci, levar suso di retro a me che non era più tale. Non ti dovea gravar le penne in giuso, ad aspettar più colpo, o pargoletta o altra novit
Allora ho pensato che il mio pastrano l'avevo riposto nella tua anticamera, e che per conseguenza.... Ma permettimi, vo subito a vederci; di certo la è cascata in qualche cantuccio.... E senza aspettar altro, Felicino Magnasco, che non aveva ancora alzati gli occhi verso la sua cugina, uscì a precipizio dal salotto. Or bene, che si fa? chiese Roberto alla signora Laura. Che si fa? rispose ella.
Cordellina e Svario furono due de' piú celebri avvocati del fòro veneto. Stanza 5. Di Marfisa bizzarra cantar voglio. Cantolla un altro, e non ebbe concetto... onde rimase con Paris e Vienna ad aspettar qualche moderna penna. Un certo Dragontino da Fano scrisse un poema nel Cinquecento, intitolato La Marfisa bizzarra, seguendo le fantasie romanzesche del Boiardo e dell'Ariosto meschinamente.
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