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Aggiornato: 7 giugno 2025
Il Governo argentino ha il diritto pieno di essere cattivo o pessimo, di fare debiti e d'imporre gravami al popolo, di reggersi come meglio crede, di ruinare o no le finanze del paese.
Qui incomincia il fantastico. Forse la cosa non sarebbe finita qui e il giudice avrebbe terminato per intascarsi la trebbiatrice se il V. non avesse avuto l'idea felice d'associare agli utili della trebbiatura un argentino influente, e, si capisce, non s'è parlato più di sequestri. Le cause vanno ricercate dunque non nelle circostanze, ma negli uomini. È la coscienza che si è modificata.
Così pure l'Inghilterra ha agito per la chiusura dei suoi porti al bestiame argentino, in seguito alla tentata introduzione in Inghilterra di buoi argentini affetti d'afta epizootica.
Allora il Governo inglese fece affiggere in tutte le stazioni ferroviarie e in tutti i porti del Regno Unito un avviso che diceva presso a poco così: «Il Governo di S. M. la Regina rende noto che nella Repubblica argentina la vita non è garantita». Era il momento della grande emigrazione e il principio delle grandi imprese: il Governo argentino, informato dal suo ministro a Londra, si allarmò e domandò lo stracciamento degli avvisi.
I governanti argentini vedono le cose semplicemente: la produzione risulta insufficiente di fronte alle spese? Aumentiamo dunque la produzione. E come? Con nuova immigrazione. Così si assiste al curioso spettacolo del Governo argentino che chiede emigranti persino al Transvaal, mentre più di duecentomila operai nella Repubblica stessa domandano inutilmente lavoro. Bisogna guarire prima!
Parlavano, parlavano l'uno all'altra, e con molta espansione. Il bel cielo fulgido, i fiori, che mandavano i più soavi e svariati profumi, il canto di due usignuoli, il mormorare di una cascatella, il cui getto argentino scorreva nel mezzo d'un boschetto, eran propizii nel disporre alle confidenze due cuori innamorati. Giungevano in quel punto a una estremit
La rivedeva come l'aveva veduta quella tal mattina, correre per il viale, con il vestito a righe bianche e celesti, che l'aria rotta modellava attorno alla sua bella persona, con il petto tremolante sotto a' leggieri veli del fisciù; la rivedeva accoccalata in mezzo ai fiori.... trasaliva nel riprovare le sensazioni del tocco tiepido della sua mano tra 'l fresco degli steli, del solletico irritante de' loro capelli che si sfioravano.... Essa lo schermiva con quel suo sguardo beffardo, sentiva la scala del suo riso argentino... Soffocava.
Era quella la tristissima ora, l'ora saturnia della giornata, per quella povera bella. Era l'ora in cui, in altri tempi, il campanello scosso mandava il più argentino dei suoi squilli, e poco dopo il servitore, sollevando la portiera del salotto dov'ella stava a lavorare, o a suonare il cembalo, diceva le consuete parole: «il signor Eugenio Percy.» Egli entrava e portava la luce con sè.
Negli ultimi giorni dello scorso anno, mentre la questione argentino-cilena prendeva un aspetto minaccioso, tanto che la guerra si credeva da alcuni imminente, inviai da Buenos Aires una corrispondenza sopra l'esercito argentino. La probabilit
Questo sacro ma uggioso bronzo, che co' suoi rintocchi medievali urta i nervi alle nostre generazioni ammalate d'emicrania, è piacevole in villa, dove il suono si diffonde all'aperto, risvegliando pensieri di festa; è giocondo, poi, è divino sulla vetta di un'Alpe, dove il suono vi giunge affievolito, ma sempre argentino all'orecchio, senza che pur vediate la chiesa e il campanile, perduti nella nebbia luminosa della valle sottoposta.
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