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Aggiornato: 22 giugno 2025


La storia di questa lista di terra è assai curiosa. Per lo straniero che entra in Olanda, essa è come la prima pagina della grande epopea che s'intitola: la lotta col mare. Nel medio evo non era che un vasto golfo con poche isolette. Questo golfo, sul principio del sedicesimo secolo, non esisteva più; con quattrocento anni di lento lavoro lo avevan cangiato in una fertile pianura difesa da dighe, solcata da canali e popolata di villaggi, che si chiamava la Fiandra Zelandese. Quando scoppiò la guerra dell'indipendenza, gli abitanti della Fiandra Zelandese, piuttosto che cedere la loro terra agli eserciti spagnuoli, apersero le dighe, il mare irruppe e distruggendo in un giorno il lavoro di quattro secoli riformò il golfo del medio evo. Finita la guerra d'indipendenza, si ricominciarono i lavori di prosciugamento, e dopo trecento anni la Fiandra Zelandese risalutò il sole e fu restituita al continente, come una figliuola risorta. Così in Olanda le terre sorgono, spariscono e riappaiono, a somiglianza dei regni delle novelle arabe, al tocco delle verghe dei maghi. La Fiandra Zelandese, divisa dalla Fiandra Belga dalla doppia barriera politica e religiosa, e separata dall'Olanda dalla Schelda, conserva i costumi, le credenze, l'impronta intatta del sedicesimo secolo. Le tradizioni della guerra contro la Spagna vi sono ancora vive e parlanti come d'un avvenimento del tempo. La terra è fertile, gli abitanti godono d'una prosperit

Pareva una delle vergini arabe della tribù degli Usras, che facevano morir d'amore. Cominciò la conversazione ella stessa. "Usted es extranjero, me parece?" "." "Frances?" "Italiano." "Italiano? Paisano del Rey?" "." "Le conoce Usted?" "Di vista." "Dicenque es un buen mozo."

Son belle sopra ogni cosa le piccole case campestri sparse lungo la strada. Non ricordo d'averne veduta una che non fosse bianca come la neve. È bianca la casa, bianco il parapetto del pozzo vicino, bianco il muricciuolo che cinge l'orto, bianchi i due pilastrini della porta del giardino; ogni cosa par stata imbiancata il giorno innanzi. Alcune di queste case hanno una o due finestrine binate alla moresca, altre qualche arabesco sulla porta, altre il tetto coperto di tegole variopinte come le case arabe. Qua e l

Hai tu ancelle? sospirò il montanaro, quasi emettendo un alito di fuoco. Il sorriso dell'amore è più bello fra l'armi. Vedi le mie conquiste! Ho egiziane, numide, maure e gote, arabe, spagnuole, provenzali, serpenti contìnui di continue volutt

Un abbandonai il mio signore e capitai a Hossanieh. Un prode mi salvò da un leone che stava per divorarmi e questo prode l'amai come sanno amare la arabe, cioè alla follìa. Comprendo. Egli era ufficiale del corpo di Dhafar pasci

Lo so che le arabe sono intrepide. E dunque? Per ora non sappiamo nulla. Non ti pare prudente riprendere la navigazione? Se ci inseguono ci raggiungeranno lo stesso. È meglio rimanere qui anzichè correre: il rischio di venire assaliti nelle vicinanze di Woad-Scelai. Gli abitanti del villaggio potrebbero moschettarci. Ohe! gridò un sennarese dall'alto dell'albero di maestra.

Un'ora vi riesce scarsa per veder di sfuggita tutta quella mostra di tesori, che basterebbero a saziar l'ambizione di dieci Regine e ad arricchir gli altari di dieci basiliche; e quando il sacrestano, dopo avervi fatto vedere ogni cosa, cerca negli occhi vostri l'espressione della meraviglia, non vi trova che quella d'uno stupore attonito, che accusa l'immaginazione vagante altrove, lontano, nelle reggie favolose delle leggende arabe, dove i genii benefici accumulano tutte le ricchezze sognate dall'ardente fantasia dei Sultani innamorati.

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