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Aggiornato: 18 giugno 2025
Io gli ho raccontato di questo ritratto, che tale è parso a tutti, come a me. Spinello si morse le labbra e diede una guardataccia all'imprudente compagno. Questo non dovevate far voi! esclamò. Mettere in piazza una onesta fanciulla! Oh, per questo, non ci vedo alcun male; rispose Tuccio di Credi, appoggiando la frase con un'alzata di spalle.
Io l'ho udita narrare e me la son fatta ripetere più volte. Nei lunghi pomeriggi estivi, nelle lunghe sere d'inverno, io prendeva uno sgabello e sedeva ai piedi di mia madre, appoggiando il capo sulle sue ginocchia.
Mariangela, una vispa donnina sui sessanta, degna Bauci di quel Filemone, era intanto venuta fuori con due sedie per la signora e per Laurenti; ma egli diede la sua a Luisa, perchè stesse più a suo agio, appoggiando i piedi sulle stecche, e andò comodamente a sedersi sull'erba, di riscontro a lei, presso il primo palo di un anguillare di viti.
Quando il cane si sdraiava maestosamente sulla soglia, la bambina andava a sedergli in grembo, egli si acconciava in semicerchio per riuscire più comodo, e talvolta essa, appoggiando la bionda testa ricciuta sul nero pelo del suo amico, s'addormentava tranquilla; e non c'era pericolo che Bitto si movesse fin che durava quel sonno.
Una gioja schietta gli sfolgorava dagli occhi di quando in quando; ma un misto di tenerezza e di non so qual vergogna lo faceva arrossire, gli troncava a mezzo le parole. A un tratto si fermò su' due piedi, come aspettasse che gli dicessero qualche cosa; e appoggiando il rovescio della mano al berretto, storpiò in modo burlesco il saluto del soldato.
Massimo si era voltato verso lei, appoggiando il braccio sul bordo della barchetta, seguendo il ritmo della canzone che pareva si cullasse nel ritmo del mare. A un tratto, la voce le si velò; ella tacque. Che avete? Nulla, nulla. Perchè siete così triste, Luisa? V'ingannate, non sono triste.... sono anzi così contenta di esser qui.... credetelo....
Dopo un po' di tempo che durava quella scena muta, si rizzò dal suo cantuccio, e pian piano, leggera, si avvicinò a quell'altro, gli si inginocchiò dinanzi, poi appoggiando i gomiti sui bracciuoli della poltrona, e congiungendo le mani in atto di preghiera: Andiamo, parla le disse qual nuovo misfatto ho io commesso?...
Compiangete dunque voi stesso, messere, gli rispose Spinello, che venite ad impancarvi tra i giudici, senza sapere da che parte si tenga un pennello. E passò oltre, appoggiando la risposta con una alzata di spalle. Sentite questo ragazzaccio? gridò il Buontalenti. Se non fossimo nella casa di Dio, mi verrebbe voglia di allungargli una pedata. Lasciate correre, messere; gli disse un savio.
Maria entrò in punta di piedi e facendo con una mano riparo alla fiamma della lucerna, si avvicinò ad uno dei letti e si pose a contemplare il viso soave, sebbene appassito dagli anni, di una donna, che dormiva profondamente, appoggiando il capo all'alto del capezzale, sul braccio ripiegato. Sul vago sembiante di Maria apparve un'espressione di tenerezza, di contento.
Al sorgere impetuoso della vampa ella aveva riconosciuto Ezio, che ritto alle staffe della superba baronessa ne accoglieva le tenere espansioni, appoggiando, di mano in mano che l'ombra tornava a coprirli, la testa alla mano che essa gli abbandonava. Flora che era lì a due passi, spettatrice non invitata, sentì il cuore farsi duro come un pezzo di pietra.
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