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Aggiornato: 28 giugno 2025
Pranzava, o, per dire più veramente, desinava alle cinque, lasciando che l'oste mettesse a libro, o tenesse in memoria. Fatto il suo chilo andava a teatro, dove, o per amicizia coll'impresario, o col primo attore, ci aveva sempre il passo libero, e pigliava le sue lezioni di storia, d'usi e costumi, dai maestri della ribalta, che egli pagava in fischi o in applausi, secondo l'umore.
Il toro della quarta corsa era un animale basso e tarchiato, con le corna spaziose, che mal difendevano la sua vasta cervice. Il pubblico, a suon di fischi, cercò di protestare il toro, come inetto al combattimento. Ma Gallo, cui spettava l’onore della quarta corsa, interruppe le proteste, sollevando invece grandi applausi con tre o quattro «veronicas» davvero sorprendenti.
Entrarono i padri coscritti in brache corte, in sandali, in cappello conico, in manica di camicia, colle mani callose, colla pelle abbronzata, ma col cuore schietto e chiuso al timore. Un'ora di poi s'udì il tamburo che chiamava il popolo a comizio. Dal balcone del comune il sindaco, circondato dai padri, proclamava il governo nazionale. Tuono d'assensi, applausi e pubbliche allegrezze.
Gli applausi, che si fanno nelle chiese di Venezia a' predicatori e alle fanciulle che cantano nei pii conservatorii musicali, quando piacciono, sono di raschiamenti universali delle trachee e un gran sputacchiare catarroso degli uditori. Stanza 89. Dalle commedie e da' romanzi nuovi traea gran parte de' suoi bei riflessi...
La strana conclusione dell'ultimo oratore fu accolta con una esplosione di viva, di applausi e di risa sguaiate. L'idea che il Gran Proposto e gli anziani del Consiglio avessero approvato l'esperimento della pioggia artificiale al solo scopo di fare un lauto pranzo con pesci del lago, percorse i crocchi vicini, ma venne respinta ben tosto e soffocata dai sarcasmi delle persone intelligenti. Un secolo addietro, quella assurdit
Accompagnati alla stazione dagli applausi di tutti i compagni, ed imbarcatisi, dopo un viaggio lungo, anzichenò a causa dell'interruzioni ferroviarie, i nostri amici arrivarono al capoluogo del Giura, alla citt
Un enorme coniglio Ariete, allevato da Maria, otto beccaccie uccise da Andrea, il burro fresco e le uova, dei cavoli enormi, dei bei mazzi di cicoria rossa trivigiana, delle frutta e dell’uva perfettamente conservate, e delle confetture d’albicocco e di ciliegio. Tutte queste cose deposte sul tavolo facevano bella mostra, e furono accolte con ringraziamenti ed applausi. Ma c’era un imbarazzo.
Il maestro lo aveva abbracciato, con le lagrime agli occhi. Parri della Quercia gli aveva stretta la mano dicendogli: "bene!" con tutte le forze dell'anima. Tuccio di Credi, venuta la sua volta, gli aveva soggiunto: Godete gli applausi; essi vi aiuteranno a sopportare le fischiate.
Ma ella volle che passasse prima Filippo; indi, tra gli applausi e le acclamazioni della folla, entrò nella sua lettiga, che tosto si mosse, per ricondurla al palazzo reale. La marchesa di Moya aveva trovato il tempo di consegnare un foglio al conte Fiesco.
Più d'una volta, nella ultim'ora del combattimento, con applausi e con grida, a cui la novit
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