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Aggiornato: 29 giugno 2025


Dopo l’insurrezione del 1898, l’ardentissimo appello d’una donna alle donne italiane apre una sottoscrizione di cinque centesimi a testa, per migliorare il vitto e le condizioni dei detenuti politici, chiusi in folla nelle prigioni. La stessa donna ottiene, dopo pazienti sforzi, che gli operai rivoluzionarî usciti dal carcere riprendano il loro vecchio posto nell’officina o nel laboratorio. La stessa, più tardi, non si d

Come doveva riuscire incomoda l'ombra dell'imperatore a questo governo non legittimo, glorioso, libero! Il re d'altronde, almeno lui, non partecipava menomamente la prosuntuosa confidenza di Guizot, il quale nel bonapartismo vedeva soltanto una grande memoria, «che non aveva più nulla da offrire alla Francia soddisfatta». Sopra abbiamo descritto in che modo la istituzione di questo regime di ripiego fosse stata accelerata dalla paura delle mene imperiali e repubblicane. Col fatto, durante la settimana di luglio un pugno di partigiani e di veterani aveva arrisicato per due volte il tentativo di proclamare l'impero. Subito dopo, nel settembre, Giuseppe Bonaparte elevò pubblica protesta contro la nuova dinastia: ricordò alla camera di luglio che Napoleone II era stato formalmente elevato al trono, e fece appello contro la decisione del parlamento al suffragio universale come al giudice supremo delle rivoluzioni. Da allora le dimostrazioni bonapartiste, invece della rivoluzione, si susseguirono da per tutto; e la stampa di opposizione si abbandonò al gusto fazioso di dipingere il sovrano pacifico come un vincitore di battaglie. Le uniformi imperiali fecero la loro apparizione in via Varsavia e il genetliaco di Napoleone fu celebrato solennemente. Una petizione domandò al parlamento che l'imperatore fosse ricollocato sopra la colonna Vendôme; e subito Giuseppe Bonaparte prese da ciò animo ad annunziare sui giornali inglesi, che l'imperatore aveva sempre voluto la libert

In questo appello, nel quale lo scherno si unisce all’invettiva ed al ragionamento, Libanio ci pare davvero eloquente e pieno di abilit

Fece appello a tutto il suo coraggio e frenando i tumultuosi battiti del cuore s'irrigidì contro il tronco dell'albero, rattenendo persino il respiro onde non attirar l'attenzione delle fiere, cogli occhi fissi sotto gli alberi e gli orecchi tesi per raccogliere il menomo rumore. Passarono dieci minuti di angosciosa aspettativa.

Mi raccomando ripigliò Varedo. che la stampa non dia notizie inesatte... Pur troppo non ho illusioni, ma la catastrofe non è ancora successa. In fatti il telegramma, spiegato sul tavolino, diceva soltanto: Le cose precipitano. Nessuna speranza. Non tardare di più. Continuava il disperato appello dei campanelli elettrici. Andate, andate.

E tutti i giorni recavano notizie di apostasie religiose, ed erano piccoli curati, oscuri canonici, predicatori esorbitanti dal pulpito, vescovi e porporati, che volendo trattare coi ribelli ne pigliavano il contagio. La maggior parte di essi rientrava nel campo al primo appello, ma il campo restava nullameno aperto a fughe e invasioni d'ogni sorta.

Esse contrariano forse il diplomatico; ma io porto nella mia coscienza il convincimento che il padre, il marito, il gentiluomo, che sono in voi, non mi sconfesseranno. Me ne appello al vostro cuore ed al vostro onore, principe. Il signor di Lavandall si alzò, senza rispondere, salutò e ricondusse il conte di Alleux fino alla porta del suo gabinetto.

Un giorno tutta la valle, le vette e i boschi folti d'ombra primaverile rimbombarono per un colpo formidabile e strano. Sembrava un muggito, un urlo prolungato d'eco in eco, il grido di un appello disperato, o lo scoppio di una collera terribile.

Poi, considera Molinari e Lombardino come esseri inferiori a Ninco-Nanco ed a Cipriano La Gala. E supera qualunque aspettativa quando ad un delicato appello d'Imbriani al suo cuore di padre in favore di Maria De Felice, risponde: quella è la figlia di un malfattore!

Ella, buon'amica, fa appello alla mia filosofia e cerca dimostrarmi che a sopportare i mali della vita è utile talvolta farsene una ragione. Ho creduto anch'io un pezzo a questo sofisma e nella mia selvaggia solitudine mi ero abituato a credere che un uomo non abbia bisogno del fiato di un altro uomo per vivere.

Parola Del Giorno

branchetti

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