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Vieni con me! Vieni con me! E quando furono innanzi un buon tratto, nascosti, celati nel bosco, essa si fermò, lo guardò.... lo guardò.... Improvvisamente si tolse la rosa appassita nel calore, nell'odore del suo seno palpitante.... gliela schiacciò sulla bocca.... poi gli buttò le braccia al collo stringendolo, baciandolo, nervosamente, furiosamente.

Ricordava come spesso la fanciulletta salvata, che, essendo della plebe, veniva da lei a ricevere qualche beneficenza, le parlava del suo salvatore con tenero sentimento di gratitudine, e che a tali elogi essa, Rosina, provava una sodisfazione interna come se riguardanti una persona a lei cara ed appartenente, mentre peraltro trattava stessa da bambina nel dar peso ad un incontro galante e nulla più ed alle bizzarre parole di uno sconosciuto, il quale probabilmente non pensava più a lei. È vero che la camelia prima era appassita da gran tempo, ed il giovane straniero non aveva rinnovato il dono o il ricordo; ma essa aveva poi veduto avverarsi le fatte promesse, poichè, la sera in cui cadeva l'anniversario del loro primo colloquio, appunto un'altra camelia rossa era stata posta nell'appartamento, e in quella sera aveva riveduto colui il quale si era, dirò, con magico portento impadronito del suo cuore e della sua volont

Un sorriso singolarmente dolce apparve su la bocca appassita di colui. Non avevo mai veduto sotto una fronte umana occhi tanto tristi. Addio, Giovanni. Coraggio! soggiunse mio fratello, con quella voce che pareva avere talvolta, come certi liquori, la potenza d'elevare il tono vitale. Noi, Tullio, possiamo riprendere la via della Badiola. È gi

Rosina mesceva a queste riflessioni qualche lacrima che involontaria le cadeva dal ciglio: le parea di essere assolutamente come rinchiusa in un cerchio incantato di un negromante dal quale non poteva uscire. Ripensò al primo momento in cui nel più remoto del passeggio, sulla riva del mare, in compagnia della fida Mary, ella (terminava appunto l'anno) aveva per la prima volta veduto quell'uomo straordinario lanciarsi arditamente nei flutti in burrasca e salvare una misera fanciulla cadutavi: onde ella pure, accorsa sul luogo, aveva prestato qualche soccorso alla giovane uscita miracolosamente dalle acque, e così si era formato un gruppo fra lei, la cameriera, la fanciulletta e quell'uomo misterioso. Ricordava quali affettuose parole quell'uomo le avesse rispettosamente dette, e quali fatidiche e strane espressioni avesse usato nel pregarla di accettare un fiore (cioè una camelia rossa), dicendole che, come essa fosse appassita, ne avrebbe rinnovato il dono. Al che la stessa Rosina avendo replicato non potere accettare, egli risposto avevale: «Signorina, io non vi sono straniero quanto forse credete; il mio dono è innocente e l'offro all'innocenza; esso sar

Per tutto ornamento ella portava intrecciata nelle chiome bionde una rosa appassita, simbolo pur troppo degl'imminenti suoi fati. Benvenuti nobili parenti, ed amici: benvenuti eminentissimi Cardinali, colonne di santa madre chiesa, e splendore urbis et orbis.

Ai lati due vasi di ardesia, lunghi lunghi, di forma conica, ricolmi di carte fuor d'uso, di vecchi astucci da occhiali, e di fuscelli di malva appassita, pieni di polvere. Evidentemente il curato non prodigava le sue affezioni domestiche al di l

I convitati guardavano l'un l'altro piuttosto attoniti, che atterriti; poi miravano il Conte, vergognando per lui che si fosse lasciato prendere dal bere soverchio. Beatrice teneva declinato su la spalla destra il volto, pallido come la rosa appassita che le pendea dai capelli. Il Conte infernale con maggior lena gridava: Uno gi