United States or Slovakia ? Vote for the TOP Country of the Week !


Per vedere l'indirizzo, ho voluto rivedere quello suo dell'anno scorso: la busta è povera, c'è un francobollo meschino da due! Chi è questa fanciulla? Ti mando il mio biglietto: tardi: che dirai? Ti annoio? Se non mi rispondi col Tuo, siamo davvero separati dall'oblio.

Ora, proseguì la contessa Matilde, poichè ho cominciato, vi dirò tutto. Non vi annoio, gi

Ti annoio cianciando? domandò Gerolamo; e Giusto rispose di , che voleva essere lasciato solo, perchè l'ispirazione non piglia legge da nessuno... come Gerolamo sapeva benissimo. Gerolamo fu schietto anche lui, e confessò che d'arte non sapeva nulla di niente; ma in ogni modo se ne andava, non avendo più bisogno di suo cugino. Nina era a tiro, e toccava a lui allungare la mano per pigliarla....

Otto giorni dopo, colla data del 6 giugno, Ernesta scriveva al dottor Agenore: «Caro Dottore Mi annoio mortalmente: le è possibile anticipare l'ordinazione dei bagni al suo amico Leonardo e mandarlo a Spa, perchè io possa passare una quindicina di giorni a Milano?» E colla data del 10 il dottor Agenore rispondeva: «Carissima signora Il mio amico Leonardo parte domattina, colla prima corsa

Ed egli vi ha risposto che io non traduco più Villon con lui e che mi annoio a udirlo parlare della poesia francese del XV secolo.... Vi ha detto questo?... A un dipresso, rispose Ariberto. Ma, caro amico, son due anni che ne sento parlare e son due anni che porto pazienza. Vedete di quali colpe mi accusa? Miserie, non vi pare? E perchè non lo lasciate parlare? Tutti noi abbiamo il nostro tic.

Direbbero che dormo con essa. Allora, resta a casa. Mi vi annoio. E dire sclamò il dottore quasi parlasse a solo che con la met

Ma non vi stupirete se nel mio racconto non v'è molto nesso?... Io lascierò che i ricordi si svolgano da loro; e se vi annoio, siamo intesi? la colpa è vostra. Voi avete conosciuta la Cabianchi? Fritz e Ludwig si guardarono. Quello splendore?... Quella maest

Come rideva lo speziale; come si mostrava maligno! Però ho poi mangiato quella tal foglia! ma tardi, tardi assai.... Ma vi annoioAccennai di no nel modo meno aperto che io potessi. Ma sentite, ora viene il meglio della storiella. Il signor De Boni.... to' eccolo». L'uscio della farmacia sbattè con rumore. Il sindaco entrò nel salottino e, nel vedermi, non potè dissimulare il suo malcontento.

Per quattro giorni la duchessa Adriana resistette a non aver notizie di Annibale. Ma si sentiva vinta e non cercava che di prorogare il momento in cui la prima parola di amore sarebbe uscita dalle sue labbra. Annibale non veniva, la casa le pareva deserta. Si annoiò mortalmente al teatro. Una mattina entrò in chiesa, cercando rifugiarsi nel misticismo, ma, dopo una convulsione nervosa, si trovò l'animo più afflitto di prima. A casa, nella sua camera, pianse due volte. Desiderò di morire, vestita di raso bianco, coi capelli disciolti, coperta di fiori. Rimpianse di non essersi fatta monaca. Vagava nei suoi appartamenti come un'anima in pena. Una tenerezza grave le saliva dal cuore alle labbra. Finalmente una sera si decise. Stanotte, a mezzanotte, scriverò un biglietto ad Annibale, lo avr

Eppure dobbiamo far qualche cosa.... andiamo per mare, allora? rispose lei, pensosa andiamo. Ma vi piace di andarvi? non lo dite per compiacenza? Io vi annoio terribilmente, lo so.... Ma, non è colpa mia. E poi, voi siete buona e perdonate. Se non volete andare in barchetta, rinunziamoci. Andiamoci subito.