Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 7 luglio 2025
¹ Poenituit quod hominem fecisset in terra. Adesso, provato con esperimento di sangue che in quella maniera non potevano salire, stavano per ritirarsi i Francesi, quando si alzò una voce a confortarli che gridava:«La porta è scassinata!» E di vero Carlo insistendo con la mazza d'arme aveva tanto fatto che la postierla era caduta dagli arpioni, e, seguitandolo i suoi, aveva varcato il limitare: al punto stesso ch'ei passava, una grandine di quadrelli lo cinse per la persona senza offenderlo, perchè era destinato; tuttavolta una delle freccie imbroccò nella vista dell'elmo al giovane Jonville, nel quale dubitava la gente se fosse maggiore o la cortesia dei costumi o la prodezza della mano, ed oltre fulminando gli traforò l'occhio sinistro, gli ferì il cervello, e cadde il gentile amareggiato non dalla sua morte immatura, ma dalla rimembranza dello antico genitore che lasciava diserto nel vasto castello dei suoi antenati. Povero padre! e sì che di tanti figli non gli rimaneva che quello, e in lui solo viveva, in lui sperava, lui conforto della tediosa decrepitezza (conveniente vestibolo della morte) s'imprometteva; ed era pur piet
Un raggio di speranza era penetrato in quel cuore, amareggiato anzi tempo dai disinganni e dalle umiliazioni. L'idea che un amico devoto vegliava sopra lei ed i suoi figli le alleggeriva il peso dei passati affanni: le permetteva sopportare con qualche coraggio i timori, cui era in preda.
E sopra il caminetto, tra Joachim e Beethoven, pendeva un piccolo ritratto di Bemolle, tornato umilmente a Praga ad assistere il Professore ormai vecchio, amareggiato, e quasi cieco. Finito tutto... passato tutto... vano tutto...
La mattina per tempo partii per Groninga, recando con me, malgrado la persecuzione della musica, un caro ricordo di Leuwarde e delle poche persone che ci avevo conosciute, amareggiato però da un rammarico che mi dura ancora: quello di non aver visto scivolare sul ghiaccio le belle, ardite e severe figlie del Nord, che passano, come dice Alfonso Esquiroz, avvolte in una nuvola e coronate d'un nembo d'oro e di trine, simili a figure fantastiche intravvedute sognando.
Il conte Maldengo, segretario dell'ambasciatore d'Alemagna, mi portò stamattina la vostra lettera. In quest'anno dunque è il primo di oggi che nell'animo mio amareggiato spesso, attediato sempre, entrò uno schietto conforto. Davvero che quella lettera fu un grave rimprovero per me che in questi due anni non ho mai saputo trovare il modo di prevenire l'E. V. Ma io non sapevo a quanti piedi d'acqua si stesse veramente alla Corte di Massimiliano d'Austria, per quanto il medesimo protegga apertamente la vostra e la causa di noi tutti, e non sapevo con che cifra si avessero a vergar le lettere da spedirsi col
Questi erano graditissimi avvenimenti per noi; ma il dolce ci doveva essere amareggiato e non poco. «Ahi sventura, sventura, sventura
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca