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Aggiornato: 29 luglio 2025


Temeva di giungere importuno, il capitano Fiesco; ma fu accolto come persona desiderata. Ed anche l'arrivo suo metteva fine ad una scena di gran commozione, che non voleva essere prolungata. Beatrice di Bovadilla si mosse alquanto sulla vita, e stese una mano al conte Fiesco, mentre l'altra non abbandonava la mano del signor Almirante.

Sia; disse il re, che era stato a sentire pazientemente la lezione del conte; il vostro Almirante ha l'ingegno divinatore. Non gli basta? È la sua gloria; dev'essere la sua contentezza. Dio manda ad ogni tanto uomini di questa fatta nel mondo, per adempiere un'alta missione. Non gli basta neppur questo, che è pure il suo premio? Perchè, servito dalla fortuna oltre ogni speranza sua, vuol egli ancora una rendita che andrebbe, a conti fatti fin qui, a cento milioni di scudi castigliani? Perchè vuol essere almirante maggiore, ritenendo un titolo che qui fu portato soltanto da don Federigo Henriquez, mio nonno materno? Perchè vuol essere vicerè delle Indie, titolo che richiede gran nobilt

"Fu questo assai buono espediente, al cui felice successo aiutò la nessuna cognizione di quei naturali intorno ai moti degli astri, e alle ragioni per cui talvolta si ecclissano il sole e la luna; eventi celesti che essi stimano accadere a danno degli uomini. io mi starò a lodare con molte parole l'accorgimento del signor Almirante, bastando il considerare che con esso egli ebbe provveduto alla salvezza di tanta gente cristiana, quantunque per sedizioni e turbolenze continue così poco meritevole delle sue cure paterne. Indi a pochi giorni giungeva alla spiaggia di Maima la canòa di Bartolomeo Fiesco, che prima non aveva potuto, per ragioni gravissime, le quali partitamente si diranno più sotto, non volendo io interrompere con privati accidenti, comunque maravigliosi e terribili, il racconto delle cose che riguardano il grande Navigatore genovese e le fortunose vicende del suo quarto viaggio. Accolto a festa dal signor Almirante, recava il Fiesco novelle del Mendez, da lui lasciato a San Domingo; novelle non liete, le quali il signor Almirante non stimò di far conoscere ad altri; che anzi, a tutti i ritornati della canòa fe' giurare il segreto. Le novelle erano queste, che dopo tanti mesi di preghiere, tenuto quasi sotto custodia dal governatore, il Mendez non aveva potuto ottenere i navigli da condurre alla Giamaica, la licenza di trovarne egli stesso, pagandoli coi denari del signor Almirante; donde appariva chiaro il bieco proposito del gran commendatore d'Alcántara, di far perire Colombo e di oscurarne la gloria. Ma forse in tal proposito non avrebbe egli potuto durare, poichè il Fiesco gli era fuggito di mano, e certamente, Dio permettendolo, sarebbe giunto ad informare il signor Almirante di tutte quelle macchinazioni della brutta invidia e malvagit

Per l'appunto: non più veduta dal signor Almirante, perchè a lui diventata nemica, senza che egli mai riuscisse ad intenderne la ragione, mentre egli avrebbe voluto riparare al suo fallo. Ma ciò che in tanti anni non gli è stato possibile, diventa necessario ora, affinchè il giovane Fernando non rimanga orfano insieme e notato d'illegittimit

Per liberare una povera donna, che molto mi sta a cuore, come sta a cuore del signor Almirante, essendo essa la moglie di un degno gentiluomo, suo concittadino e fedele servitore. Che cosa ha fatto questa donna? ha commesso un delitto? , e gravissimo; è moglie ad un uomo che non voleva prestarsi ad un tradimento contro Giovanna e Filippo, legittimi sovrani di Castiglia.

E non avrei parlato, correndo il risico di dispiacere a Vostra Altezza, se non ne avessi avuto licenza, e quasi un comando. io mi dolgo di voi; disse il re. Amo parlar chiaro, che si veda bene l'animo mio. Volete venire al nostro servizio? A quel patto, mio signore: sia resa giustizia al signor Almirante.

Ahimè, mio signore, altre ragioni mi chiamano a casa. Solo la malattia del signor Almirante mi tratterr

Anche il signor Almirante riconosceva la giustezza di quella argomentazione; e riaprendo il cuore alle più vive speranze, dimenticava ad un tratto i suoi mali. Non è salute di corpo senza gioia di spirito: dove questa risplende, se ne illumina l'altra, e rivive. Avete ragione; diss'egli. Giovanna sola può render giustizia.

"Ritornando ora al signor Almirante, dirò com'egli, confidando oramai d'essere prima o poi sovvenuto di navigli, e cedendo all'impulso del suo cuore sempre inchinevole a piet

Ma intese che il capitano Fiesco aveva bisogno di lei. Signor Almirante, diss'ella, vi lascio per qualche momento col vostro don Diego. Ripasserò a salutarvi, prima di partire da Valladolid, ove ad ogni modo ritornerò per far più lunga dimora, se pure non seguirete la Corte anche voi. Ora, se permettete, vi rubo per una mezz'ora il conte di Lavagna. Così prese commiato.

Parola Del Giorno

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