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Aggiornato: 31 maggio 2025


Certo, lo scopo della Battaglia di Benevento fu quello, che altrove annunciai, compreso nel detto dello Alfieri: «...... oh! ben provvide il cielo, Che uom per delitti mai lieto non siaTuttavolta di leggieri confesso, che il modo col quale apparisce dettato il Libro, toglie non poco alla efficacia del fine proposto.

Che volete!... se preferisco Monti, Foscolo, Alfieri a Filippo Re, la traduzione d'Omero, i Sepolcri e le tragedie ai poponi ed alle zucche, non è mia colpa... i gusti son gusti.

È una terra, come dice Alfieri, ove la pianta uomo nasce più robusta che dovunque e gli stessi atroci delitti che vi si commettono ne sono una prova". Non molto tempo dopo lo Yacht veleggiava superbo verso la merry England . L'allegra Inghilterra.

Gli organici degli ingegneri militari furono stabiliti come appresso: 1 colonnello, 1 tenente colonnello, 2 sergenti maggiori, 8 capitani, 8 tenenti ed altrettanti alfieri, da trarsi questi ultimi annualmente dal Collegio Militare di Verona. In totale il corpo doveva contare sul primo piede 28 ufficiali senza alcun riparto di truppa.

Vittorio Alfieri era molto ammirato dal giovine Manzoni; dubito tuttavia assai che il Manzoni abbia conservato sempre la stessa ammirazione per l'illustre Astigiano. Tra i due poeti erano alcune conformit

Oh! i cavalli, i fanti, i carri, L'oro e i drappi sulle teste! Eran splendidi e bizzarri I corteggi d'un possente, Smaglïanti come il crotalo Sotto il sol d'Affrica ardente. Nani, alfieri, paggi e chierici, Gente bella e foggie strane E buffoni e trovatori E vezzose castellane Ed in mezzo ai gran signori, Del suo prence a mano manca, La ventraglia d'un cenobita Su una mula tutta bianca!

.......... in un col latte T'imbevvi io l'odio del patrizio nome; Serbalo caro; a lor si dee, che sono A seconda dell'aura o lieta, o avversa, Or superbi, ora umili, infami sempre: disse il conte ALFIERI nella Virginia. IV. In Roma poi vendevansi ceci e noci fritte, e di questo cibo assai si mostrava vaga la plebe.

Il tuo vino? No... è mescolato col sangue. Io non voglio del tuo vino. E si allontanò con un grugnito. Onde tanta pietade in voi si alligna, Sacerdoti crudeli. ALFIERI, Saulle.

Alfieri, Bersano, Andreucci, Baldacchini, Lacaita e Caracciolo, Spaventa, Chiaverina, Cantelli, Pettinengo e Cuggia. Torino, 26 giugno 1861 e 28 febbraio 1862.

L'Anna Bolena, che era stata cantata a Firenze dalla Ungher, in quei giorni era interpretata al Teatro Alfieri dalla signora Brighenti e da altri bravi artisti, che l'impresario Giuseppe Feroci aveva condotto nella capitale dopo aver fatto con essi la stagione di primavera al Teatro Petrarca di Arezzo.

Parola Del Giorno

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