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Aggiornato: 10 maggio 2025
La pianta uomo nasce più robusta in Italia che in qualunque altra terra. Gli stessi atroci delitti che si commettono ne sono una prova. E ben diceva il grande Astigiano! Nella storia dei popoli nessuno certamente può vantare tanto genio, tanta grandezza e nello stesso tempo tanta abbiezione e tanti misfatti come questo pezzo della superficie del globo tanto favorito dalla natura.
Quando la musica veniva alternata con la prosa, e due compagnie si dividevano gli allori ed i quattrini del privilegiato teatro, la Morte di Carlo XII re di Svezia con altre tragedie dell’Alfieri vi ricompariva con sempre nuova simpatia, ed è notevole che in mezzo a tanta mollezza di costumi e svenevolezza maliziosa di operette serie e buffe potesse questa simpatia farsi strada e mantenersi in aperto contrasto con la natura dei componimenti tragici del sommo astigiano. Perchè, mentre le operette erano tessute d’intrecci strani, a base di pensieri e di affetti leziosi con linguaggio misuratamente appassionato, le tragedie dell’Alfieri si svolgevano con la massima semplicit
Il fiero e grandissimo Astigiano tali epiteti infliggeva alla sua casta, quando sdegnoso ed irato ai patrii numi. E veramente le eccezioni sono poche, e sventuratamente sempre vediamo servir di cariatidi al dispotismo, sotto qualunque forma, i titolati antichi e moderni.
Vittorio Alfieri era molto ammirato dal giovine Manzoni; dubito tuttavia assai che il Manzoni abbia conservato sempre la stessa ammirazione per l'illustre Astigiano. Tra i due poeti erano alcune conformit
Non così i grandi nostri favoriti dalle muse, tranne il colosso Astigiano: la maggior parte dimenticarono alquanto che Italia era stata la dominatrice dell'orbe, l'istitutrice delle generazioni presenti, quando Repubblicana.
Sì! la confessione è l'arma più terribile nelle mani della Negromanzia. Colla confessione il prete padroneggia la donna e possiede il segreto delle famiglie. Con ciò egli serve il suo Ordine non solo, ma il despotismo, di cui è la vera polizia segreta, il più solido piedestallo. Teresa, la fruttajola era un carattere buono, compassionevole, stimata da quanti la conoscevano. Ma che serve essere buoni in questa povera Italia, ove il prete è curatore delle anime? Il prete curatore delle anime, equivale a pervertitore, e così è spiegata l'opinione del grande Astigiano, che teneva la pianta uomo in Italia per robustissima, ma suscettibile dei più grandi delitti. Così in Spagna, ed in tutt'i paesi dominati dal prete. La buona Teresa, dunque, era devota, come lo sono la maggior parte delle nostre donne del popolo, e aggravata nella coscienza per l'ospitalit
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