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Aggiornato: 25 giugno 2025


Ma da qualche tempo i sogni molestavano la sua alcova deserta, e anche sotto la selvaggia prepotenza della luce diurna, Emilia avrebbe potuto stendere le braccia e sentir fuggire nell'aria i fantasmi quasi afferrabili, divenutile crudelmente familiari.

Il cav. Bonaventuri era un aiutante... di alcova. È assolutamente inutile, che noi ripetiamo qui il dialogo che accadde fra Nan

Il Sultano ha ricevuto l'Ambasciatore in udienza privata. La sala dei ricevimenti è grande, bianca e nuda come una prigione. Non v'è altro ornamento che un gran numero di orologi a pendolo, di tutte le dimensioni e di tutte le forme, in parte schierati sul pavimento, lungo le pareti; in parte ammucchiati sopra una tavola, in mezzo alla sala. Gli orologi, è da notarsi, sono per i mori un oggetto principalissimo d'ammirazione e di divertimento. Il Sultano stava dentro una piccola alcova, seduto, colle gambe incrociate, sopra un palco di legno, alto un metro. Aveva indosso, come al ricevimento pubblico, una cappa bianchissima, il cappuccio sul capo, i piedi nudi, le babbuccie gialle in un canto e un cordone verde a traverso il petto, al quale doveva essere appeso un pugnale. In questa forma gl'Imperatori del Marocco ricevono tutti gli Ambasciatori: il loro trono, come disse il Sultano Abd-er-Rhaman, è il cavallo e il loro padiglione il cielo. L'Ambasciatore, avendone prima manifestato il desiderio a Sid-Mussa, trovò dinanzi al palco imperiale una modesta seggiola, sulla quale, a un cenno del Sultano, sedette; il signor Morteo, interprete, rimase in piedi. Sua Maest

Così annunziava un servo, che al sembiante e agli atti partecipava dello sbirro, e del chierico. Queste parole, sussurrate traverso al foro della serratura dentro una alcova, ebbero virtù di sollevare un carcame di ossa e di cartilagini di sotto alle coperte; e di qua e di l

Eccolo il vecchio Feudatario di Filippo V, di Luigi I, ancora di Filippo V, e poi di Ferdinando VI, e poi di Carlo III! Largo! fate ala! rendetegli l'omaggio!... Viene dal tronino di Dio, e passa innanzi al suo trono di feudatario, alla spada d'argento del re Borbone, al pellicano impagliato, ai venti, ai quaranta, agli ottanta quadri d'antenati e di battaglie e di assedi.... Largo! fate ala! rendetegli l'omaggio!... Ma se non si muove alcuno per le sale!... E lui, da un capo all'altro del palazzo, procede vestito di nero e con quell'anello in dito.... Non c'è più nessun mascherone dei Tiepoleschi che, ghignando, racconti altre istorie, dopo quella della mamma, dell'abbadessa e del cardinale.... Il vecchio si fa innanzi, barcollando, viene, viene, passa dalla biblioteca, passa dal secondo alcova, passa dal primo alcova, viene, viene, cercando un primogenito anche lui.

E pensò, mentre quell'altro rimaneva silenzioso a contemplarlo; pensò lungamente, sorridendo ai suoi pensieri, che tramutati in immagini parevano sprigionarsi dalla sua fronte, sciogliendo il volo tutto intorno e facendo risplendere come un lembo di cielo l'aria rinchiusa della malinconica alcova. Dunque ella non l'odiava? L'ombra di quel morto non aveva offuscata la immagine di don Cristoval nel cuore di Beatrice? Dunque ella era sempre Bovadilla, la pietosa, la soave Bovadilla, ogni cui detto, ogni cui gesto, anche imperioso, recava l'impronta della bont

Non avrei voluto essere vanitoso; ma, riandando gli atti e le parole di Laura, mi convinsi ch'ella mi amava tuttavia e ciò mi trasse alle labbra il più trionfale dei sorrisi.... Mentre io pensavo a questo, Lidia sul divano, sbadigliava, cercando di farmi capire ch'era sofferente, molto sofferente, molto stanca, e che la sua alcova sarebbe rimasta inaccessibile anche quella notte....

In fondo alla sala v'era un alcova con un sof

La mia preghiera è esaudita. Mentre visito con lo sguardo zelante l'interno della piccola alcova d'acciaio sento la tiepida passione lattea del suo corpo. Ecco il suo profumo di caprifoglio, ciclami, gaggie! Ecco sulla feritoia aperta, la luna... Non è la luna! E' il suo ventre bianco, liscio di verginit

Italia, sei la più bella! Tutti lo sanno, e ti invidiano. Molti ti odiano, ma tu non li temi e verrai lo sento in questa mia alcova d'acciaio profumata ma insidiata da una doppia corrente di luride forze nere, puzzolenti e bieche. Queste non potranno mai sommergere la mia isoletta, poichè è sradicata, galleggia, su tutte le navigazioni e tutte le velocit

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