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Aggiornato: 14 giugno 2025
A rettificare le inesatte dicerie che si sparsero sul mio conto, e ad agevolare il cómpito de' miei futuri biografi, narrerò qui sfacciatamente e colla maggior schiettezza, quale è stata la mia carriera di cantante. Prima di produrmi sulle scene, io aveva studiato o finto di studiare a Pavia, sotto la direzione di un maestro Valentini, i primi rudimenti della musica; quindi, nell'Istituto Tadini di Lovere, avevo appreso a raschiare di mal garbo il contrabasso, e a vociare nelle chiese della provincia Bergamasca i motetti del Mayr e del Bonari. I miei esperimenti musicali si chiusero a Lovere con una farsa abbastanza comica, vale a dire con un grottesco concerto da me organizzato nella gran sala dello Stabilimento Tadini nel luglio del 1845. A tale concerto fa allusione il Donizetti in una sua lettera alla signora Basoni, inserita nell'epistolario stampato in appendice a quell'interessante volume di Notizie e Documenti che fu edito a Bergamo nel settembre del 1875, Gli abitanti di Lovere non hanno ancora obliato quella esecuzione, alla quale presero parte tre cantori girovaghi da piazza, da me reclutati a Brescia e presentati al mio buon pubblico quali artisti di cartello. Quella notte corsero delle sassate per le vie. Da Lovere passai a Milano, dove attesi a darmi buon tempo in compagnia delle più matte brigate; ma al cominciare del verno, presi risolutamente il partito di sfidare i cimenti della scena e segnai un contratto di cinque anni coll'impresario Boracchi in qualit
Ciò che fu scritto nel 1875 da chi ora è ministro del Regno d'Italia è perfettamente adatto a dare una idea delle condizioni odierne dell'isola coll'aggravamento delle varie crisi enologica, agrumaria, mineraria ecc. E per chi sa leggere e comprendere trover
Sol nell'immensa sintesi Delle cose crëate, Nel supremo delirio Di altezze sconfinate Trovo dei carmi il fascino! Ivi, un pugno di polve, Che ignoto soffio avvolve, Sembrano gli astri nello spazio ardenti. Giugno 1875. Un dì d'autunno, al tramontar del sole, In un ermo giardino entrò la Morte; E impallidìr le rose e le vïole Pres
Ciò mentre governa Crispi..... Nelle discussioni sulla Sicilia del 1863 e del 1875 i suoi deputati di sinistra parlarono come parlò tutta la estrema sinistra nel 1894. Ma la verit
"Chiudi gli occhi e riposa.... "Questa notte la sposa "All'altar si recò...." Milano, giugno 1875. Favello a voi, cui ferve la scintilla Dei febbrili entusiasmi nel cervello; Favello a voi, dentro il cui sguardo brilla La balda gioja d'un pensier novello!
Parola Del Giorno
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