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«Denarichiese lei. «.» «Quanto vi occorre?» «Cinque dollaridissi io. Essa sorrise. «Così poco? Sarei lieta di fare di più per un'amica di Hugo Wolff

Ora udiva la musica vagare e smarrirsi in soavi modulazioni semitonali che si risolvettero nel carezzevole accompagnamento del «Musikant» di Hugo Wolff. Wenn wir zwei zusammen wären Möcht' das Singen mir vergeh'n... Essa udiva la dolce voce tenorile e le pareva che le note, unite l'una all'altra, le si legassero intorno al cuore attirandola a lui.

Uno stropiccio di piedi, un concerto di gole raschiate e di nasi soffiati con forza avvertì la Teresa che la messa era terminata. Le sue vicine uscirono dall'altra parte della panca. Ritta presso a lei, la Giulia Orfei le toccò leggermente la spalla. Non vieni? La Valdengo si scosse. Hai fretta? Che vuoi restare? No vengo.... or ora. Ebbene resta fin tanto ch'io saluto Wolff, il pittore tedesco.

Dalla parete «La Bella» del Tiziano mi guardava blandamente d'in fra le palpebre arrossate. «Che cos'era quel messaggio che mi mandastechiese la giovane signora, con la graziosa testa un po' inclinata sull'omero. «Non ho capito bene...» Non avevo quasi voce. «Ho detto»... balbettai, «ho detto che Hugo Wolff mi invitava ad entrare. Vi ho sentito cantare la sua romanza». Essa rise.

«Ehdisse l'uomo squadrandomi. Vidi che mi credeva una mendicante e che stava per mandarmi via. «Ditele, ditele in fretta», aggiunsi, «che... che Hugo Wolff mi ha detto che potevo venireCerto qualche cosa nel mio viso oh mamma! nel mio disperato viso toccò una corda umana in quel pomposo automa. Andò diritto alla porta del salone, bussò piano, ed entrò a portare il mio messaggio.

Avrei voluto prenderle le mani e baciarle; e baciarle il dolce viso commosso, e dirle che l'adoravo; e dirle che era mio quel libro di versi; e darle del tu. Hugo Wolff, pazzo e affamato, morto di crepacuore e di miseria, ci spingeva l'una verso l'altra, lo so. Ma la canzone finì. Ella si era levata in piedi, ed io non la guardai più. Uscii senza parlare.

Cfr. WOLFF und HOFFMANN, op. cit., t. II, p. 48; Gerinaldo, in Jahrbuch, 1861; PUYMAIGRE, Chants ecc., t. I, pag. 74; NIGRA, op. cit., fasc. VI, p. 186; FERRARO, Canti monferrini, N. 42 ecc. Sennonché i vincoli di affinit

La voce stridente di Clarissa s'interpose: Nancy! Aldo non fa che leggere i tuoi versi giorno e notte. Li ha anche messi in musica! Deliziosi! potrebbero essere di Tosti o di Richard Strauss o di Hugo Wolff! Faglieli cantare. Poi Clarissa veleggiò intorno alla sala, salutando i poeti, molti dei quali conosceva, e facendosi presentare l'inglese, Mr Kingsley.