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No, verso le sei usciamo spesso con Alberto per una passeggiata sotto i Portici o al Valentino, secondo il tempo... Alle otto si pranza. E dopo? Dopo si esce di nuovo per un'oretta... Qualche volta si fa una tappa al Caffè Romano. Non andate mai a teatro? Ci si va, ma di rado, perchè Alberto non ama perder tutta la sera. Anche la sera lavora... o piuttosto lavorate insieme?

Correvano, anche per Rignano e gli altri luoghi vicini, voci sull'irruzione di 200 napoletani, e di una banda reazionaria che, movendo da Corneto, si preparava a passare il fiume. Qualcuno assicurava anche di aver visto la truppa, e si temevano eccessi, come nel napoletano. Anche il mio vetturino si impensierì e decise di accorciare la tappa giornaliera, fermandosi a Civita Castellana.

La tappa fissata per oggi sarebbe più avanti, ma non vi troveremmo legna, per cui acconsentiamo a fermarci qui, colla promessa di acquistare domani il tempo perduto. Verso le cinque arrivano tre cavalieri, che entrano nel nostro campo, scendono di sella e si presentano a Naretti.

Tutta questa regione, indescrivibile paradiso, la visitammo nella fioritura d'un limpido maggio. Voglio adesso parlarne un poco, almeno dell'ultima tappa da Popoli a Tagliacozzo, perchè parlare dell'interessantissima Aquila mi porterebbe via troppo tempo.

Il domani, aprendo le finestre, si poteva credersi sulle sponde dell'Oceano. La nebbia copriva la pianura di Diano, ed il vento l'agitava come i flutti in tempesta. La notte però aveva nevicato. I viaggiatori, nel secondo giorno, si mostrarono più comunicativi. Si avvicinavano ancora di una tappa alla meta delle loro speranze. Pochi alberi nella campagna.

Qual festa in casa Blandis, la sera del ritorno di Alfredo, che fu di ventotto giorni dopo la partenza. Quelle care giovani, non capivano nella pelle dalla contentezza. Lord faceva echeggiare la casa di allegri latrati, e lordava colle zampe il corpetto delle padroncine. Scherzava colla sua vecchia amica, la gatta, e la fiutava. Aveva grande appetito, perchè l'ultima tappa era stata la più lunga, e perciò onestamente inghiottì un mezzo salame nostrano che stava sul desco. Nessuno de' suoi padroni, se ne accorse, tanto erano in orgasmo. Alfredo, stava sicut in principio, un momento di umore passabile, e poi ricadeva sempre nella sua idea fissa, cioè Violetta che egli si raffigurava, gi

E terminando queste parole, il principe Pietro di Lavandall snodò la briglia del suo cavallo, lo montò e partì al galoppo. Il conte Alessandro rimase per qualche istante immerso nella più profonda preoccupazione, poi si allontanò. Il principe Pietro aveva tutto preparato per lo scioglimento di questo lugubre dramma. Maud partirebbe l'indomani, a mezzodì, precedendolo sempre di una tappa.

Nun avé' pavura Che si dura a sto modo è 'na cuccagna! Ogni festa che viè', tappa sicura. E poi, dicheno, dice, uno se lagna! Ma tutti qui!... Sar

Un magnifico viaggetto in due tappe porta a Zermatt in Isvizzera: prima tappa a Fierg per la Betta-Furka; seconda tappa a Zermatt per le cime Blanches, Ghiacciaio di Aventina e quelle del Teodolo, facile e bellissimo.

La prima tappa sar