United States or United Kingdom ? Vote for the TOP Country of the Week !


Da quel giorno il nuovo Vincenzo Dogliani, quel personaggio di cui non si poteva parlare ad alta voce, e che aveva una storia, divenne, nella immaginazione de' suoi cugini, una specie di eroe da romanzo. Lo chiamavano Vicenzino per distinguerlo dal primo Vincenzo, ed appena questi tornava dalla scuola, le sorelline, curiose di qualsiasi informazioni sul cuginetto, domandavano: E Vicenzino?

Che ridere! risposero ad una ad una le tre sorelline alle quali aveva parlato; ma risposero sbadatamente, senza distogliere la loro attenzione dalla cuoca che stava girando lo sprone intorno agli agnellotti per frastagliarli a bei festoncini uniformi. Tutti e due i nomi! tornò a dire lo scolaretto accostandosi alla tavola. E guardava le bambine aspettandosi di vederle molto meravigliate.

Ma pochi minuti dopo non ci pensava più, e, felice di aver contentato il babbo, guardava le sorelline con orgoglio, dall'alto della sua gloria. Finito il pranzo, tornò ad uscire in cerca di Vicenzino; ma quello strano ragazzo non si lasciò vedere, ed egli portò in giro per tutto il paese la sua riconoscenza, a rischio di farla raffreddare. Fu soltanto pochi giorni dopo che lo incontrò.

Le sorelline si misero a ridere. Maria gli disse che principiava molto bene; del resto sarebbe meglio diventare un buon operaio, che un cattivo dottore. Non lo dire al babbo che l'esame è andato male. disse Carlo, studierò e ti prometto di non ripetere l'anno; non lo dire al babbo, ti prego. Non lo dirò, ma lo verr

Dacchè aveva udito la combinazione strana di quel nome, era stato ansioso d'andarlo a ripetere a casa, di chiacchierarne colle sorelline, e colla Caterina. Perchè mai glielo proibivano? Perchè mai? domandavano impensierite le bambine che erano corse tutte in cucina sulle calcagna del fratello, secondo una loro abitudine di partire e di arrivar sempre in frotta come una volata di passeri.

Prima fermata lunga a Sampierdarena, sull'alto viadotto ferroviario fra gli applausi delle finestre affollate e dei panni colorati sospesi alle corde. Tocco quasi con la punta delle dita la punta delle dita appassionate di due sorelline che mi mandano baci con nome e indirizzo. Sono brune. Capelli pesanti come i giardini liguri. Occhi che riassumono i languidi spasimi del Mediterraneo notturno.

La mamma aveva messo a disposizione delle due sorelline un bel pezzo di tela, una matassa di cotone, dei ferri di calza, un uncinetto, del nastro bianco, del cordoncino, alcune striscie di stoffa e l'occorrente per cucire. Pensarono di fare un po' di corredino alla bambola, alla bambola nuova, che doveva patire un gran freddo nella sua vesticciuola di tarlantana rossa, a picchiolini d'oro.