United States or Niger ? Vote for the TOP Country of the Week !


Dunque, tornando alla contentezza del signor Nicolino, la prima ragione era quella degli esami superati. E l'altra? L'altra era questa: che il signor Nicolino era a Torino, senza sopraccapi, e che non doveva tornar più per un pezzo a Dogliani. Non gi

Un giorno il signor Dogliani gli disse: Se quest'anno non passi gli esami, debbo toglierti la sottana, e si perde il benefizio, che omai è la nostra sola ricchezza. Queste sono le consolazioni che mi dai. E c'era una tale sfiducia e tanta amarezza in quelle parole, che Vincenzo se ne sentiva annientato; lui che aveva creduto di poter essere il sostegno della famiglia.

Era un capitale di trentamila lire investite nella casetta abitata dal signor Anselmo ed in un fondo che egli coltivava con ogni cura per cavarne il maggior frutto possibile. Nei piccoli paesi si vive con poco, e quel fondo e un altro dell'egual misura all'incirca, che il signor Dogliani prendeva in affitto, gli fornivano un'entrata magra, ma sufficiente per vivere co' suoi quattro figliuoli.

Ariberti diede un'occhiata al suo povero manoscritto. Oh rabbia! Era rivolto ancora nella sua fascia turchina e coi medesimi suggelli di ceralacca che ci aveva messo lui a Dogliani. Il signor capocomico aveva dimenticato di salvar le apparenze. Oh capicomici! Il mio eroe vi mise tutti in un mazzo, v'involse tutti in una sola maledizione.

Di solito a pranzo il babbo domandava: Cosa c'è stato di nuovo alla scuola? Ed i ragazzi cominciavano a raccontare, si animavano, parlavano forte, ridevano o si bisticciavano; e, ad ogni modo, il signor Dogliani poteva tacere e pensare a tutt'altro, senza che per questo regnasse nel desinare di famiglia quel silenzio glaciale, che toglie l'appetito e fa cattivo sangue.

Bisognava ad ogni costo che Vincenzo, ricuperando i sensi, potesse consolarsi di essere tornato alla vita, e non maledirla un'altra volta. Ma come fare? Come? Persuadendo il signor Dogliani a perdere il benefizio? Non sarebbe stato difficile, perchè amava molto suo figlio, e non avrebbe voluto punto sacrificarlo. Ma poi, come avrebbe vissuto, povero vecchio?

Ah! a San Germano! Sei chilometri! urlò Vicenzino; e via, con una corsa disperata verso la strada maestra. Seguitelo, seguitelo; non vedete che impazzisce? gridava il signor Dogliani tremando tutto sulle vecchie gambe. Intanto il contadino era riuscito a raggiungere Vicenzino, e gli aveva strappata la lettera che egli continuava ad agitare in alto senza sapere quel che facesse.

Oggi è venuto alla scuola un ragazzo nuovo, che ha lo stesso nome di me! esclamava un fanciulletto di undici anni, in sottanella da chierico, entrando tutto affannato nella cucina del signor Dogliani, colla cartella a tracolla, e il panierino della colazione sul braccio. Oh! Ah !

Ma quel giorno non la fece la domanda che dava la stura alle chiacchiere. Di certo aveva udita la famosa nuova di Vincenzo, e non voleva che se ne riparlasse. Fu un pranzo silenzioso, sbrigato alla lesta; e subito dopo il signor Dogliani uscì.

Tace il mio carme i varii assalti e i varii Destini delle insegne ora fuggiasche Or vincitrìci. Sempre a' ghibellini Anima principale era il Dogliani, Come gi