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Le bambine stavano ancora sedute lavorando accanto a Maria, la quale aveva un bel da fare a rispondere alle interrogazioni di Angiolina, che non si stancava mai d'imparare cose nuove, quando s'udirono delle voci, poi dei passi e finalmente entrarono nella stanza tre ragazzi che parevano indiavolati e il professore che volea salutare Maria.

Ho io bisogno di dirvi, o bambine, che l'Emilia dopo poche ore, presentò alla mamma una federa esattamente eguale a quella statale offerta per campione? Il guanciale d'una bambina. Caro guancialino, morbido e caldo! Guancialino che la mamma ha empito per me di piuma finissima! Com'è soave la tua vista, quando fuori imperversa la tempesta!

Questa volta il risultato fu più inaspettato ancora della prima, perchè, mentre le bambine stavano per rispondere, la stiratora urtò col piede Vincenzo sotto la tavola, poi si mise un dito sulla bocca, accennando che stesse zitto, e che anche le bambine stessero zitte, che c'era il babbo.

Calpesta sotto i piedi le paure di chi ti governa; cotesta è gente a pancia grossa e molto interessata, com'è naturale, a salvarla dalle prepotenze straniere o dalla fame interna. Nell'avvenire, però, non sarai insultata: ne rispondono le generazioni che sorgono bambine, nell'ultima met

Quelle due ragazze, Evelina e Nora, gli erano state portate in casa, piccine, bambine ancora; poi nessuno si era più ricordato di venirle a riprendere e così vi erano rimaste, erano cresciute ed erano diventate "le sue care figliuole"; e per questo lo chiamavano zio, e tutti le credevano due sorelle, mentre forse non erano nemmeno cugine.

Trovai Giuliana molto abbattuta di forze, alterata nella salute, triste come non mai. Poco parlammo e senza guardarci dentro alle pupille, senza aprire i nostri cuori. Ambedue cercavamo la compagnia delle due bambine; e Maria e Natalia in una felice inconsapevolezza riempivano i silenzii con le loro fresche voci. Un giorno Maria domandò: Mamma, andremo quest'anno, per Pasqua, alla Badiola?

Della villa non potrei fartene la descrizione, perchè non vi entrai che un momento solo, ed ho preferito stare in giardino dove c'erano tanti giochi e tante bambine.

Era di aprile. Eravamo in provincia, da alcuni giorni, io e Giuliana e le nostre due bambine Maria e Natalia, per le feste di Pasqua, in casa di mia madre, in una grande e vecchia casa di campagna, detta La Badiola. Correva il settimo anno dal matrimonio.

Ridono, ridono, giocano, strillano e beffeggiano gli echi della valle in coro. Ridono di gioia sotto il sole, cerchio radioso che le nuvole bambine fanno correre a colpi di raggi nelle liete praterie azzurre del cielo. Ta ta ta ta ta

Miss Yves alzò la testa e mi diede il buon giorno con un lieve sorriso, tranquillamente. Non vidi che viso avesse, perchè voltava le spalle alle finestre. Le bambine mi guardavano, attonite. Lei scriveva? dissi, in tono di scusa. Violet mi rispose sotto voce, in inglese, qualche cosa che non intesi bene. Per me? domandai. diss'ella. È subito finito soggiunse. Non posso dirle questo a voce.