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¹⁵⁵ Sozomen., 517. La morte di Giuliano, come è descritta da Ammiano, che si trovava nell’esercito, e probabilmente ne è stato testimonio, fu degna di grande eroe¹⁵⁶. Raccolti intorno a gli amici e i famigliari, sgomenti e in lagrime, egli rivolge loro un discorso, certo, ritoccato, da Ammiano, ma che pur riproduce i pensieri ed i sentimenti del morente imperatore. Giuliano è lieto di morire, ed accoglie, senza lamenti, il volere divino. «È venuto, egli dice, per me il momento, o amici, di separarmi dalla vita, che io, come un debitore di buona fede, esulto di restituire alla natura. Convinto di ciò che dicono i filosofi, che l’anima vale assai più del corpo, io penso che dobbiamo, non gi

Violenze? interruppe Roberto, che credeva esser riuscito, con sforzo sovrumano, a serbare la calma. No, io non sono violento: no, io sono innamorato, appassionato, io ti adoro sino alla frenesia: io non posso più separarmi, più staccarmi da te: io debbo passar tutta tutta la mia vita a' tuoi piedi, obbedendoti come uno schiavo, indovinando ogni tuo cenno, ogni tuo desiderio, ogni tuo ordine; io posso, se vuoi, inalzarmi nell'onore, ne' gradi, migliorarmi con lo studio: sento che avrò la volont

E io sarò felice di dartela, io che non voglio ormai più separarmi da te, o che spero ottenere tu mi segua ne' miei viaggi.... Fra poco io sarò ricco, gi

Ci eravamo abituati al piacere d'essere insieme, di vederci ad ogni istante, e tuttavia noi sapevamo rinnovare tutti i giorni al nostro cuore lo stesso giubilo, colla stessa potenza di vita, colla stessa frenesia; insaziabili sempre l'uno dell'altro, quando eravamo lontani ci pareva d'essere incompleti. Le più strane e sciocche paure si affollavano nella mia mente s'egli avveniva che io dovessi separarmi per poco da lei; diffidavo della mia felicit

Emilia sorrise debolmente, e, come imbarazzata di ciò che dovrebbe dire, gli domandò da quanto tempo fosse tornato in Guascogna. «Vi sono da...» disse Valancourt facendosi rosso, «dopo aver avuta la disgrazia di separarmi da amici che mi avevano reso così delizioso il viaggio dei Pirenei; ho fatto un giro assai lungo

Mi sento più raffidata, poichè essa è nelle vostre mani, e voi l'amerete anche molto per la sua povera madre. Uomo fatale, perchè vi ho io conosciuto?.... Ma voi l'amerete, non è egli vero? Voi avete un nobilissimo cuore; quando l'ho confidata a voi, mi è parso di non separarmi tutta quanta da lei.

Il buon frate mi lesse nel cuore, e riprese a parlare di tal guisa: Tu indovini i miei dolori, o figliuolo, hai ragione di compiangermi. Io fui ingannato due volte nel corso della vita: la prima volta dal mondo, ed ho potuto separarmi da esso la seconda volta dal convento, e pur troppo dovrò rimanervi per sempre...

E si ravviluppava nella pelliccia, e si appoggiava al dorso del canapè, stando quasi riversa, e guardando di sottecchi il principe, da cui attendeva ansiosa una risposta. Onore?... avete detto, esclamò il principe, senza scomporsi. Voi parlate d'onore?... Mi consigliate di partire: separarmi da voi, lasciarvi libera a' vostri capricci; e non vi basta quelli che ho sopportato fin ora?

Finalmente s'era deciso che Aminta sarebbe entrato al liceo e don Luigi aveva pensato di collocarlo presso un professore di Novara suo conoscente, perchè lo preparasse all'esame di ammessione. Il tempo stringeva; e dovetti, con vivo rammarico, separarmi dal mio novello amico. Il curato lo condusse egli stesso al suo posto. Partirono una mattina verso la met

Brancato si lasciò cadere colla persona nella seggiola e veduto Cipriano imitarlo continuò: Davvero, maestro. Solenne è il dovere che vado a compiere fuor della valle. Che volete? non lo contesto, mi si squarcia il cuore nel dir addio a' miei monti, al mio paese, al mare che dal terrazzo scorgo ed ammiro... nel separarmi da un'angelica fanciulla... timore e rispetto per voi, dottore, per l'et