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Conosceva i Brancato da molt'anni, e col padre di Polo aveva avuta stretta dimestichezza. Educatore di questo dall'infanzia, frequentavane il palazzo e grande autorit

Raggiunto il piazzale del paese, mosse verso il palazzo Brancato, e battuti tre colpi alla porta stette sospeso ad aspettare.

Al soldato che giura devozione alla bandiera è promessa forse salva la vita? Viva Polo! esclamarono gli altri eccitati dalle parole solenni del Brancato Viva Polo! Viva Italia, amici, viva la ragione! Viva Italia! Fu questo grido che scosse Cipriano e il Duca. Affrettatevi, Luchino. Prima che spunti l'alba di domani sarò di ritorno a Pozzallo. Sei la guida nostra, o Polo. Non mancarci. Domattina.

Dottore... lasciamo questo lato... la mia politica... via... Sono dodici anni che ci conosciamo, duca... avreste perduta la fede? Dottore, dottore! Polo Brancato non può nemmanco aver l'audacia di lottare col duca *! Lo spero. Ma pure sar

Passeggiò a lunghi passi la camera e con foga irrompente ripetè a stesso i concetti dello scritto. Gli brillava in viso la soddisfazione, aveva più largo il respiro, e quasi per istinto batteva le mani. Alla fine, bruscamente fermandosi nel mezzo dello studio, alzò la voce e pronunziò: Figliuolo di Matteo Brancato... difensore della ragione... rivendicatore di Fausto Socino... a noi due!

Chi mai?!.., e debbo dirvelo?... Polo Brancato, mio adorato allievo, fu ieri accettato come primo candidato alla cattedra di filosofia... Io?! E sto mallevadore, signori, che appena data in luce la sua opera sul grande Socino, Polo verr

Brancato si lasciò cadere colla persona nella seggiola e veduto Cipriano imitarlo continuò: Davvero, maestro. Solenne è il dovere che vado a compiere fuor della valle. Che volete? non lo contesto, mi si squarcia il cuore nel dir addio a' miei monti, al mio paese, al mare che dal terrazzo scorgo ed ammiro... nel separarmi da un'angelica fanciulla... timore e rispetto per voi, dottore, per l'et

Il vostro esempio, Brancato, mi rinnovò ardire e coraggio. Stanotte salutai a Scicli lo zio ed ora eccomi seco voi. Spero bene che vorrete accettarmi compagno: sfideremo insieme la sorte, e se qualche alloro ci sar

Non temete, cugino. So bene che gravi ragioni stanno contenute in queste carte. Me ne avvisò appunto stamane Polo Brancato. Queste lettere sono sue. Sapevo. Quasi tutte sono indirizzate a Palermo. Qualcuna è per Trapani... poche a Catania. Pincio, addio! E la carrozza partì.

La vostra lettera mi ha giovato, e tengo sicura la chiamata del mio Alberto... Non feci, duca, che rendere l'omaggio dovuto al figliuol vostro. Le precauzioni da me prese e le raccomandazioni vostre accertano Alberto... il candidato livornese fu fatto ritirare... questo Polo Brancato... Il Brancato?... non temetelo, duca.