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Egli non sembrò commuoversi a questa angoscia di madre: fece rizzare il bambino da Margherita e gli scrutò acutamente gli occhi. Veda, si volse a De Nittis, la pupilla destra è leggermente strabica: non mi pare che ieri sera fosse così. Il bambino ha sempre avuto questo difetto?

Ma lo scrutò; nel suo volto si leggeva ben altro che la perfidia, o qualsiasi sentimento insidioso. Andate! andate! e richiudeva ermeticamente, dietro al prigioniero, il pertugio. Quasi subito udì un rumore di passi nel corridoio. La prigione fu aperta. Entrò il soprintendente. Gli si leggea nell'aspetto una grande, sincera costernazione. Roberto gli mosse incontro.

Sento una voce in cuore, un'armonia, Che mi susurra: La vita è la Pace. Allor che nella storia Dei popoli e dei re scruto le gesta, Una smania m'opprime e mi molesta, E mi ripete: La vita è la Gloria! Allor che dal languore D'una notte di baci io son spossato, Una voce mi giunge dal creato, Che mi ripete: La vita è l'Amore!

Marta, che dapprima aveva ascoltato quietamente, si rizzò sui guanciali, febbrile, rosea, con quella bellezza improvvisa che le veniva a sbalzi, colla pupilla ardente e dilatata. L'amore esiste! Per un istante la madre scrutò fino in fondo il pensiero di sua figlia.

Max invece mi scrutò il cuore e vide che l'amore viveva, ma era sopraffatto soltanto da una fantasia bizzarra; ed, ardito ed energico, s'oppose alla mia fantasia, mi dimostrò il mio proprio inganno, e mi disse: «Sii sincera; non vedi che mi amiEd io fui sincera, il capriccio svanì, l'amore rimase.

Tutto questo è stranissimo.... Tacque; s'avvicinò all'amante, ancora seduta sul divano, e la scrutò attentamente. Tu sei molto agitata, soggiunse. Mi nascondi qualche cosa.... Loredana si sentì morire. Che cosa poteva credere Filippo? Bisognava raccontar tutto?... Alzò il capo, e disse, disperatamente: Io, il Candriani, non voglio più vederlo!

Ogni sua grazia occulta, ogni suo segno palese, ogni finezza di congegno gli appartenne, fu carne e sangue e palpito d’amante, amata in pena ed in delizia: tutto di lei scrutò, strinse, plasmò, distrusse, ricostrusse, idoleggiò. Sotto una tenda, avvolto in un cinereo lucco d’artiere, fra strumenti e cinghie, e notte visse, in veglia intenta e cruda a fianco della sua macchina ignuda.

Oh! crudele gridò Marta nel vedere che aveva strappato ancora il tenue filo perfido uomo! Egli la scrutò in fondo agli occhi che ella chinò subito, turbata. Le chiedo scusa; ho voluto mostrarle fino a qual punto si può essere coraggiosi. Il ragno rifaceva la tela, salendo, salendo, intanto che Marta lo guardava non senza sorvegliare il suo brutale compagno.

A tavola, verso mezzogiorno, scrutò Gioconda; fingeva di mangiare, ma tutto restava sul piatto; era irrequieta, distratta, nervosa. Folco notò che, contrariamente alle sue abitudini, bevve due bicchieri di Porto. Sei stato a trovare Lillia? ella chiese. , rispose Folco. Mi pare stia meglio. E cominciò a discorrere.

Contentatela, mormorò fiocamente l'ammalata. Allora l'altra la scrutò acutamente senza che sul volto le apparisse alcuna emozione. Come volete: debbo tagliare qui sulla tavola davanti a voi? La piccina battè le mani. Sarò bella anch'io una volta!