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Quale orrore squisito! Le sue unghie s'accaniscono a lisciarmi la carne del volto, e la sua bocca vorace passa e mi mangia le labbra!... Il mio volto è spianato, levigato come i Cristi scolpiti sui vecchi reliquiarî, divorati dai baci d'innumeri pellegrini... Grazie, grazie, Demonio di Frenesia e d'Impossibile, poichè certo sei tu che sazî la tua fame sulla mia faccia!... Sei tu che rivesti il mio corpo d'invisibili labbra e di elettriche nari!... Per te, tutto il mio corpo beve, mangia e fiuta il soffio glacial della Morte!...

El quale, spogliando della vita, rivestí voi di innocenzia e di grazia; la quale innocenzia e grazia ricevete nel sancto baptesmo in virtú del Sangue, lavando la macchia del peccato originale, nel quale sète conceputi, contraendolo dal padre e dalla madre vostra.

All'Ussero mi sento in patria, evviva l'Ussero! Ed afferrando il colmo bicchiere lo vuotava avidamente d'un fiato. Havvi un fiume, amico mio, rispose pacificamente il tedesco fra una cucchiajata e l'altra di risotto, che nasce nel seno della Svizzera e che serpeggiando rapido fra fertili pianure e fioriti declivi forma colle sue acque un lago che, la natura rivestì de' più ridenti panorama.

Ma ormai aveva gran desiderio di ricuperare la cassetta, poichè quello che conteneva non poteva più servire ad altro che ad eccitare sospetti. Ad ogni modo era inutile che restasse nelle mani del birro. Aspettate! mormorò attraverso la porta. Si allontanò e, ripresi i suoi panni, si rivestì così in fretta. Poi andò ad aprire. Il birro, entrando, trasse un grosso respiro.

Indarno la notte, l'inebriato capitano provò di addormentarsi; riaccesa la candela, indarno tentò la lettura dell'ultimo Politecnico che trovò sul tavolo; l'immagine di Silvia rifletteasigli dominatrice nel pensiero. Parendogli poca l'aria respirabile nella camera, si rivestì, aperse la porta che metteva in giardino, e uscì. Ma nemmeno la notturna brezza consentiva al suo petto traboccante di felicit

Li strofinò violentemente colle mani, si scaldava le mani al fiato e le portava ai piedi, si levò di dosso la giacca e ne li avvolse, li rivestì di neve e li espose al sole. Il sole scioglieva la neve, ma i piedi non sentivano nulla anche rammolliti: una cancrena rapidissima li aveva anneriti: erano morti.