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La sua testa dolente soccombeva un'altra volta sotto il peso di queste domande, poi la febbre la scrollava: un sudore caldo le invischiava la camicia sulla pelle, mettendole come una gomma sulle labbra. Era sfinita. Il vecchio se ne accorse. Datemi una mano che vi senta il polso: so che non avete voluto chiamare il medico. Non lo voglio. Ma tese la mano sinistra fuori del lenzuolo.

La mano di ferro di Orazio strinse il polso dello sgherro come una tenaglia; Muzio con quel certo accento gi

Il medico stette un minuto col polso della marchesa fra le dita, corrugando la fronte in sembianza di gravissima meditazione; poi rinascose egli stesso la mano di lei sotto le pelliccie e ve la coprì bene. Uhm! diss'egli con gran sicumera, come se dicesse chi sa che profonda sentenza; vi è stato un po' di agitazione, si ha bisogno di calma, dopo la fatica occorre il riposo.

Fu prima cura di Laurenti mettere la mano al polso e quindi sul cuore della supina, per accertarsi che la vita non l'avesse abbandonata. Ma giammai indagine di medico fu fatta con più casta riserbatezza. Egli non aveva occhi senso che per esplorare le pulsazioni del sangue e i battiti del cuore.

Ella si chiuse nel suo atelier e si lasciò cadere sur un divano, ove si assopì. Il suo polso batteva quasi avesse avuto la febbre. Svegliandosi un'ora più tardi, molto più calma, Regina si fregò gli occhi come per cacciarne il sonno dai tristi sogni. Sollevossi sul cubito, sorridendo.

Ma l'uomo colla barba le aveva afferrato il polso, e glielo baciava. ~Anne-Marie!~ Anne-Marie ritrasse la mano e se la stropicciò lievemente sulla veste. Egli ripetè: Anne-Marie! con voce rauca, e congiungendo le mani. Guardami, disse. E, docili, gli occhi celesti lasciarono il soffitto e si posarono sul volto di lui. Bimba mia, bimba mia! Ti ricordi di me?

In tal modo viveano a fronte uno dell'altro il Comune, l'aristocrazia ed il tiranno, il quale, se era scaltro e di polso, profittando della superiorit

Così le sue focose passioni la spingeano: e senza ch'ella il sapesse, fin contro la propria figlia. Si dette a raddoppiare di tenerezza con il Venosa: egli le stringeva furtivamente il polso del braccio destro: in sembiante, per aggiustarle un grosso braccialetto. Essa lasciava fare, e lo guardava ammaliandolo. Diana s'era nascosta dietro il paravento ove era stata poco innanzi la principessa.

Da me a Lui le più semplici parole si vestivano di un fascino misterioso che subivamo insieme, che eravamo giunti a intenderci con uno sguardo, con un piccolo movimento del capo. Qualche volta si diceva nello stesso tempo la medesima cosa. Soffrite? domandò prendendomi il polso. Siete anche medico? domandai alla mia volta sorridendo e senza aspettare la sua risposta soggiunsi No, sto bene.

Fammi sentire.... disse, accostandosi. E mi toccò la fronte con la palma della mano, mi prese il polso. Ora sei libero, mi sembra. Ma che polso ineguale! Lasciami levare, Federico, che è tardi. Oggi, dopo mezzogiorno, vado al bosco d'Assòro. Se tu vuoi venire, faccio sellare per te Orlando. Ti ricordi tu del bosco? Peccato che Giuliana non stia bene!