United States or Azerbaijan ? Vote for the TOP Country of the Week !


A poco a poco cominciai a capir qualcosa. Io ho una piaga in una spalla, mi diceva uno; non posso lavorare; mi dia qualche soldo. Io ho una gamba rotta, diceva un altro. Io ho un braccio paralitico. Io ho fatto una lunga malattia. Un cuarto, señorito! Un real, caballero! Una peceta para todos! Quest'ultima voce fu accolta con un grido generale d'approvazione: Una peceta para todos!

E avanti su questo tenore, dicendo che avevo amanti e amici e tesori e gioie che m'aspettavano tutti i giorni dell'anno in tutti i paesi del mondo. Mentre la vecchia parlava, tutti tacevano, come se credessero che profetasse davvero. Chiuse finalmente la profezia con una formola di commiato, e chiuse la formola allargando le braccia e spiccando un salto in un atteggiamento di danza. Io diedi la peceta, e la folla proruppe in grida, in applausi, in canti, facendomi intorno mille strani gesti e salti, e salutandomi a spintoni e a colpi di mano sulla spalla come un vecchio amico, finchè, a forza di divincolarmi e di urtare ora l'uno ora l'altro, riuscii ad aprirmi un varco e a raggiungere gli amici. Ma un nuovo pericolo ci minacciava. La notizia dell'arrivo d'uno straniero s'era sparsa, le tribù s'erano mosse, la citt

E poichè sono a parlar di botteghe, entriamo in una bottega da tabaccaio, a vedere che c'è di diverso dalle nostre. In Spagna, all'infuori dei cigarritos e degli Avana, che si vendono in botteghe a parte, non si fumano altri sigari che i così detti di tres cuartos (un po' meno di tre soldi), della forma dei nostri sigari romani, un po' più grossi, squisitissimi o cattivissimi, secondo la fattura, che è un po' trasandata. Gli avventori abituali, che in spagnuolo si chiamano col curiosissimo nome di parroquianos, pagando qualcosa di più si fan dare i sigari escogidos (scelti); i buongustai raffinati, aggiungendo ancora il contentino alla giunta, ottengono los escogidos de los escogidos, i scelti dei scelti. Sul banco v'è un piattino con una spugnetta intrisa nell'acqua per inumidire i francobolli, senza quella seccatura di star a leccare; e in un canto una cassetta per le lettere e per le stampe. La prima volta che s'entra in una di queste botteghe, specie quando c'è molta gente, vien da ridere a veder quei tre o quattro che vendono, sbatter le monete sul banco in maniera da farsele saltare fin sopra la testa, e coglierle in aria, con un gesto da giocatori di bussolotti; e fan così da per tutto per accertarsi col suono che le monete sian buone, poichè ne corron moltissime false. La moneta più usuale è il real, che vale poco più di cinque soldi nostri; quattro reales fanno una peceta, cinque pecetas un duro, che equivale al nostro scudo di buona memoria, aggiuntovi ventisei centesimi; cinque scudi fanno un doblon de Isabel, d'oro. Il popolo fa i suoi conti a reales. Il reale si divide in otto cuartos, o diciassette ochavos, o trentaquattro maravedis; monete dei mori, che han perduta quasi la forma primitiva, e rassomigliano a bottoni schiacciati piuttosto che a monete. Il Portogallo pure ha una unit