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Ho sempre ammirato una donna sublime, che del resto fu adorata fino alla morte da suo marito, perchè finse di credere, che ritornato a casa a tarda ora, aveva scambiato un letto per un altro. Per molti, l'apoteosi della vilt

Virgilio è in gran credito presso i puristi; Orazio è più elevato ed astruso. Conveniva dunque, a riguardo del primo, secondare l'opinione pubblica, ed attestare, facendo l'apoteosi del secondo, un alto grado di comprensivit

L'inventore dello zolfino fulminante non lasciò traccie del suo nome, e così al Prometeo del secolo nostro mancò l'apoteosi dei carmi e dei quadri coreografici. L'arcivescovo Gaisruck e il conte Mellerio si detestavano, fautore quest'ultimo delle fraterie, l'altro nemico e oppositore pertinace.

I soggetti dei versi di Ermanno Raeli, raccolti sotto il titolo generale di Flemme e Fiamme, erano molti e svariati; ma, cosa naturalmente notevole in un giovane, la passione ne era esclusa. E malgrado la nostra cresciuta amicizia, egli non mi aveva fatta nessuna confessione sentimentale. Questo avrebbe potuto spiegarsi col fatto che, nella sua vita ancor breve e semplicemente trascorsa, egli non aveva provato nulla che valesse la pena di essermi confessato ma Ermanno evitava manifestamente ogni discorso che avesse rapporto a quel tema dell'amore anche in un modo generale ed astratto. Io rispettavo la sua riserva, ma non sapevo rendermene ragione. Quando, sulle prime, non ancora fatto accorto della sua ripugnanza, sceglievo quell'argomento, egli lasciava cadere la conversazione, divagava, mi sfuggiva; però, dietro quell'apparente indifferenza, io credevo sentire ch'egli avesse qualche cosa da dire. Che cosa?... Cercai per molto tempo, inutilmente, di appurarlo. In nessuna occasione riuscii; nella discussione delle opere dell'arte, che sono così sovente l'apoteosi dell'amore; negli incontri, in societ

Alla base agitavansi irosi e impotenti i nemici ch'ei sbaragliò tante volte, e di prospetto esultava bellissima e maestosa la Sicilia ch'ei liberò. Era l'apoteosi dell'eroe. Conferito il comando di ciascuna linea ad un suo aiutante di campo, ordinò a me di unirmi al marchese.

Per l'apoteosi del patrizio e della schiava, perchè andasse ad essi il più intimo profondo sospiro di chi palpitò per la sorte di Licia e Vinicio, non altro poteva l'Arte dopo averli creati entrambi così belli e generosi, che donar la vita agli amanti cristiani e la morte ad essi, la morte sulla scena, la morte lenta, la morte nei vincoli del più fervido e splendido amore; e anche questo è a me argomento di rifiutare al libro il carattere di apologia cristiana.

L'apoteosi dell'Impero fatta da Dante, egli ne vide l'aquila librarsi fino in paradiso, i suoi ammonimenti all'imperatore, il benvenuto dato ad Arrigo VII, sono prove del culto per l'Impero che aveva tradizionalmente profonde radici nel mondo latino, anzi in tutto l'Occidente.

«Qual fu la riconoscenza dell'Europa verso quel grande? La gloria di cento vittorie, il fascino del genio, l'apoteosi del trono, tutti i prodigi operati da lui nel più meraviglioso decennio della storia contemporanea, non bastarono ad invertire gli istinti della umanit

Avrebbe fatto meraviglia, se un tal peana di vittoria prima della vittoria non avesse trovato un'eco di odio nel dileggio dei milioni e milioni di umili trattati con sprezzo. Quando l'imperatore stesso colloca il proprio trono accanto al sole e la turba venale dei servi celebra l'apoteosi del cesare, allora (tale è l'andazzo del mondo) non può mancare un Seneca, che con spirito mordente canta l'incucurbitatio di Claudio. Come è naturale, i motteggi più acuti erano quelli dei partiti estremi, che non perdonavano all'imperatore le sue virtù. Più di tutti i radicali, che odiavano lo statista il quale aveva smascherato la menzogna della repubblica sola salvatrice, e aveva dimostrato a tutto il mondo lo spirito liberticida del suffragio universale. meno astiosi erano gli antichi amici dell'imperatore, quelli in bruna cocolla. Era ben passato il bel tempo, quando il campo ultramontano solennizzava il redentore della societ

Al principio del terzo libro si ferma per dire che i governi e le istituzioni per vivere lungamente debbano essere ordinati così da poterli spesso richiamare ai loro principî; frase mal capita e peggio combattuta da Gino Capponi, e di poco valore giacchè è ancora un accenno all'ipotesi iniziale del grand'uomo che fonda profeticamente lo Stato per la storia avvenire, e peggio ancora perchè misconosce una volta di più l'azione fatale della vita dello Stato sul governo. Ma il richiamo al principio informatore dello Stato il Macchiavelli lo afferma più facile sul popolo che sopra un principe, facendo così contro tutti e con accento e entusiasmo democratico l'apoteosi del popolo, nel quale solo riconosce la capacit