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Pasquale masticava in silenzio la sua gelosia e aumentava di premure intorno a Celeste, che non gli nascondeva una ripugnanza invincibile. Quando usciva, le diceva: Me lo dai un bacio? Con quella barbaccia ispida? perchè non porti soltanto i baffi? guarda Rodolfo come sta meglio di te.

Donna Livia aveva fatto ciò per una precauzione di più; ella era persuasa che donna Rosalia, fattasi ragionevole si era rassegnata a vivere. La duchessa provava per lei una compassione profonda, un affetto sincero, mentre sentiva per donna Maria una specie di ripugnanza; e tal ripugnanza non era nuova.

E questa, vinta la prima ripugnanza, cominciò a tagliare il pelo sulla nuca dell’animale, pianamente, arrestandosi di tratto in tratto, mettendo via via un soffio sulla parte rasa. Una specie di cherica irregolare si veniva allargando nella grassezza della collottola; e il tonsurato assumeva così un nuovo aspetto miserevolmente buffonesco.

Nessuno di questi due atteggiamenti è sincero; poichè l'uno e l'altro egualmente vengono da ripugnanza allo sforzo di esame, di discernimento, di giudizio religioso: sono, anzi, questa stessa ripugnanza tradotta in pratica di vita.

Emilia si dispose a questo viaggio inaspettato, ed appena ebbe gettati libri ed abiti nel baule, ricevè un secondo avviso; scese nel gabinetto della zia, ove Montoni le rimproverò la sua lentezza. Egli uscì quindi per dare alcuni ordini, e Emilia chiese il motivo di quella partenza subitanea. La zia parve ignorarlo come lei, e che non intraprendesse quel viaggio se non con estrema ripugnanza.

Gli altri due erano ritratti di donne. Una era la moglie del conte Cesare, la quale non partecipava punto alla ripugnanza del marito per la pittura. L'altra era una gentildonna della famiglia, andata a nozze, non si sapeva più bene se con un Pallavicino di Parma o con un Visconti di Milano. Il prete di casa le sapeva a menadito, tutte quelle storie; ma il poveraccio era morto!

La sua mente, il suo spirito, erano in continua agitazione, in continuo tormento. Tra le sue angosce c'era anche la ripugnanza ch'ella sentiva adesso per il Vharè, una ripugnanza strana e dolorosa, che alle volte rivolgeva contro stessa, perchè le pareva di sentirsi tutto il corpo insudiciato da quella colpa.

Tu non lo baci? mi domandò. No, mamma, no. Ha fatto troppo male a Giuliana. Non so perdonargli.... E mi ritrassi, con un moto istintivo, con un moto di manifesta ripugnanza. Mia madre restò un momento attonita, senza parola. Ma che dici, Tullio? Che colpa ne ha questo povero bambino? Sii giusto!

Infatti, avevo osato di accostare la punta delle dita a quel volto che si animava, che palpitava; e, provata la sensazione di toccare non un freddo dipinto ma carne tiepida e molle che si sollevava, come una bolla, dal fondo della tela, avevo tratto indietro la mano con rapido gesto di terrore e di ripugnanza.

Stava sempre con la testa appoggiata al muro, gli occhi fisi alla immagine dell'Addolorata in atteggiamento di preghiera, ma non aveva più impeti di ripugnanza o di rivolta rivedendo ancora quell'uomo, gi