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Il musico Antigenita riscaldò talmente il cervello di Alessandro Magno suonando su un flauto Il Governo del Carro che il re, levandosi da tavola e gettandosi sulle sue armi, voleva far strage de' suoi commensali. Tepandro, musico spartano, pacificò col suono della sua lira una disputa che doveva decidersi con un duello. Tutti conoscono l'impero dell'arpa di Davide sopra il re Saulle.

I nostri servi credettero fare dello spirito, sfogare forse un po' ancora della loro ira, forse anche procurarci spettacolo grato, col mettersi a giuocare alla palla ed inseguirsi gettandosi dei teschi, come fossero pallottole di neve, ma invece dei nostri applausi s'ebbero una buona lezione di carit

Che cosa farebbe! soggiunse Tobia, le darebbe uno schiaffo in pubblico!... Il dottore diede un balzo, poi, gettandosi violentemente sopra Tobia! voleva metterlo alla porta.

Ne duole più che mai, ma siamo costretti a dire che non fu gettandosi in mezzo alle fiamme per salvare le due donne, fermando col pugno un cavallo che correva a schiacciarle, saltando in un torrente, e nemmeno riportando loro una croce d'oro smarrita o un fazzoletto caduto dalla finestra. Nulla di tutto ciò.

S'era gettato addosso anche lui una veste da camera e veniva portando in mano la sua lampadina. Che cosa t'è capitato? domandò egli con inquieta premura. Nulla, nulla; rispose Matilde, gettandosi all'incontro del padre, e quasi cercando impedirlo d'inoltrarsi. Perchè sei venuto?... Scendere così di letto è un'imprudenza... Torna subito fra le coltri.

Le avevano nascosto sotto le coperte il beduino che serviva da ferma uscio! Lalla indovinò subito da chi le veniva quel tiro, e toltosi il beduino in braccio e gettandosi addosso uno scialle, pian piano si avviò per compiere le sue vendette contro la Giulia, ma la Giulia, a sua volta, veniva appunto volendo assistere alla burla, e perciò tutt'e due s'incontrarono nel corridoio.

Pierio, quasi colpito da arcano fulmine, cadde sul suolo, ma poco dopo si rizzò e gettandosi tutto doloroso sul cataletto: A che mi giova urlò essere libero? Pierio! Oh madre, oh madre!... la sventura t'ha uccisa! Pierio disse allora Giaimo Pierio, è Tecla che te lo comanda per me... giacchè sei, sta libero... salvati... piglia le montagne...

«Ahsclamò con un gran sospiro, gettandosi sopra una sedia; «quante volte ci siamo seduti in questo luogo! Quante volte abbiamo noi contemplato questa bella vista! Non l'ammireremo più insieme? mai, forse non ci rivedremo mai più

E senza attendere risposta continuava: "Fa una cosa; chiama la tua figliuola, e vieni a cena meco, chè vedremo di aggiustare la faccenda per dopo quaresima." "Con tutto il cuore, Lazzaro... Avviati, chè io ti tengo dietro." E Lazzaro gettandosi il pastrano sopra le spalle favellò: "Anche questa è fatta, disse colui che infornò la moglie mentre si asciugava il sudore. Buona notte, compari..."

»Il conte non aveva proferito parola durante la passeggiata e frattanto la mia mente fantastica si era smarrita nel prediletto sentiero delle rimembranze... Io dimenticava di aver al fianco un nemico, un cospiratore, il quale spiava il buon momento per aprirsi una breccia nella mia virtù!... Troppo tardi me ne sovenni, quando, seduti nel misterioso boschetto, il conte prese la mia mano, la portò con violenza alle labbra, e gettandosi alle mie ginocchia...