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La prima volta che Armando la vide ella era seduta vicino al fuoco vivissimo che fiammeggiava nell'ampio camino in marmo venato, di cui ogni ornamento, ogni amorino era un piccolo capolavoro.
Gli fiammeggiava in mente la sensazione da lui medesimo definita: «Con una parola potrei forse ucciderti» e la parola stava per iscattare, rovesciando ai suoi piedi la giovane dritta e titubante. Ma fu tosto, ridestato dall'incubo. Abbiamo una giornata ideale, egli disse. Perchè non esce a passeggio? Le gioverebbe assai più che occuparsi di quella ragazza.
Di sopra fiammeggiava il bello arnese piu` chiaro assai che luna per sereno di mezza notte nel suo mezzo mese. Io mi rivolsi d'ammirazion pieno al buon Virgilio, ed esso mi rispuose con vista carca di stupor non meno. Indi rendei l'aspetto a l'alte cose che si movieno incontr'a noi si` tardi, che foran vinte da novelle spose.
Di sopra fiammeggiava il bello arnese piu` chiaro assai che luna per sereno di mezza notte nel suo mezzo mese. Io mi rivolsi d'ammirazion pieno al buon Virgilio, ed esso mi rispuose con vista carca di stupor non meno. Indi rendei l'aspetto a l'alte cose che si movieno incontr'a noi si` tardi, che foran vinte da novelle spose.
Di sopra fiammeggiava il bello arnese più chiaro assai che luna per sereno di mezza notte nel suo mezzo mese. Io mi rivolsi d’ammirazion pieno al buon Virgilio, ed esso mi rispuose con vista carca di stupor non meno. Indi rendei l’aspetto a l’alte cose che si movieno incontr’ a noi sì tardi, che foran vinte da novelle spose.
lo 'ntento rallargo`, si` come vaga, e diedi 'l viso mio incontr'al poggio che 'nverso 'l ciel piu` alto si dislaga. Lo sol, che dietro fiammeggiava roggio, rotto m'era dinanzi a la figura, ch'avea in me de' suoi raggi l'appoggio. Io mi volsi dallato con paura d'essere abbandonato, quand'io vidi solo dinanzi a me la terra oscura;
Di sopra fiammeggiava il bello arnese più chiaro assai che luna per sereno di mezza notte nel suo mezzo mese. Io mi rivolsi d’ammirazion pieno al buon Virgilio, ed esso mi rispuose con vista carca di stupor non meno. Indi rendei l’aspetto a l’alte cose che si movieno incontr’ a noi sì tardi, che foran vinte da novelle spose.
lo ’ntento rallargò, sì come vaga, e diedi ’l viso mio incontr’ al poggio che ’nverso ’l ciel più alto si dislaga. Lo sol, che dietro fiammeggiava roggio, rotto m’era dinanzi a la figura, ch’avëa in me de’ suoi raggi l’appoggio. Io mi volsi dallato con paura d’essere abbandonato, quand’ io vidi solo dinanzi a me la terra oscura;
E il busto fu posato su le tavole e tirato a forza di braccia nel guado. La processione di battaglia così attraversava il confine. Lungo le file correvano lampi metallici; le acque invase rompevano in sprazzi luminosi, e tutta una corrente rossa fiammeggiava fra i pioppetti, nel lontano, verso le torri quadrangolari. Mascálico si scorgeva su una piccola altura, in mezzo alli olivi, dormente. I cani abbaiavano qua e l
«Sorgi dunque da l'ombra e t'incammina «pe 'l sentier ch'io t'addito, «fin che tu giunga in riva de 'l ruscello, «ove un giorno la fata Vigorina «adagiò ne 'l fiorito «letto de l'erbe il corpo agile e bello; «ed il magico anello «che fiammeggiava più che foco vivo «mise, come in un dito, «ne 'l verde stel d'un giglio ancor captivo; «e sognò, me' che in letto di sciamito, «a 'l murmure de l'acque fuggitivo. «Or trarre ti convien da 'l gambo snello «il fin tesoro, l
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