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E' sempre consigliabile per un forestiero visitare il passeggio di una citt

Dice chiaro e tondo che ci si deve, nei giorni feriali, «almeno un'ora» e maggior tempo «alla domenica». Invece alla domenica ci si rubano degli altri minuti. Nei giorni domenicali non si sta mai a passeggio più di tre quarti d'ora. La ragione è che si aumentano i servizi con lo stesso personale di sorveglianza. È facile capire perchè non si protesta.

Avevano una parvenza di finestra nella vôlta e una porta sempre chiusa. Gli ultimi che arrivano subiscono un ozio di mesi e di mesi. O non c'è posto, o non c'è lavoro, o non si sono ancora studiati i nostri caratteri. In un modo o nell'altro si rimane neghittosi. Il passeggio avveniva sull'alto della terrazza con muraglie così alte che ci lasciavano come in fondo a una tomba scoperchiata.

Tutto era finito; del suo passato non rimaneva che Lamberto, fra Nello e la signora Giulia, che passavano tutti i pomeriggi sotto i portici del Pavaglione, all'ora del passeggio, così belli tutti tre che la gente si voltava loro dietro sorridendo d'ammirazione. Ma in quella tristezza, qualche volta, le si alzavano dalla coscienza voci impetuose.

Domenico Ghegola uscì di casa prima del solito e passeggiò sotto i portici per un pezzo, fumando tranquillamente un sigaro d'Avana, molto più corto, ma quasi più grosso di lui. Poi sul mezzogiorno andò a far colazione al Caffè del Duomo, dove fece mostra d'un appetito invidiabile. Quando si trattò di pagare il conto, gettò al cameriere un biglietto di banca da duecento cinquanta lire.

Dunque un fucile, e gli avversari marciano l'uno contro l'altro collo stesso sangue freddo con cui avrebbero camminato ad un pubblico passeggio. A dieci passi Ramorino si ferma, e punta il suo fucile al corpo di Risso, questi più veterano, e forse più destro e forte dell'altro ha gi

Terminato il boicottaggio, risentivate l'amico che vi dava il buon giorno, che spartiva i suoi cinque centesimi di frutta con voi, che vi dava, se ne aveva, con la miglior grazia del mondo, un pezzo del suo cioccolatte eccellentissimo, o che si metteva con voi al passeggio, ingolfandovi in una conversazione piacevole e spesso istruttiva.

Nancy parlava italiano e scriveva versi italiani. Usciva a passeggio con Adele; ed era Adele che teneva la morbida manina, che udiva il trillo della voce puerile. Era Adele che imponeva il silenzio in casa, e faceva aspettare i pasti quando Nancy componeva.

Come la passerei dovunque: cioè molte ore del giorno in casa, a cucire, a curar le faccende di casa, a leggere, a suonare il mio pianoforte, e poi, mattina e sera, un pochettino a passeggio. Ah ! disse Gino. Il passeggio.... Che passeggio può essere il suo, alle Vaie?

E l'amica, dell'altra diligente, lungi da lei dicea che s'abbruciava: ad ogni passo un bacio le accoccava. Dove anderete voi dicea dimani? al passeggio, al teatro od alla corte? Se voi andaste fra lupi e fra cani, quand'io non son con voi, son colle morte. Poscia volgeva gli occhiolin marrani al cavaliere e lo saetta forte.