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Cioè, io ho avuto l'onore di conoscere dalla contessa Edita Schönfeld, una signorina di questo nome: Ma.... non era sua figlia, mi pare; era soltanto sua nipote. Signor duca! Sappia che le mie nipoti diventano mie figlie quando hanno bisogno di un padre!... Io ho conosciuto appena la signorina Eleonora, e.... non capisco. Che cosa vuol dire?

Quando fu su, l'uscio lo trovò subito. C'era nel mezzo, in alto, un biglietto di visita: Edita Schönfeld e sul nome una corona di contessa. Pietro Laner vide subito anche il bottone lucente del campanello, ma non lo toccò.

²⁴⁰ La misura partiva dalle mura della chiesa. Un passo costava di cinque piedi; un piede di quindici dita. Vedi Fr. Gastone, De spatio asyli ecclesiastici: Canonica Dissertatio in causa immunitatis edita, art. II. Panormi, ex Typographia A. Epiri. 1699.

E gli scriveva che c'era il fidanzato, che la ragazza era di buona famiglia, figlia, nipote o parente, nientemeno, del famoso cavalier Cantasirena, e che andava tutte le sere all'opera al Manzoni con una cantante ungherese, certa Edita Schönfeld, che si faceva passare per contessa. E ripeteva, ancora, prima di finire: "niente da fare, onesta a tutta prova."

Chi sono quei due? La gelosia, la collera, la passione, il dolore, rendevano terribile quel povero diavolo, solitamente così innocuo, così timido. La fanciulla, di primo colpo, ne rimase un po' impressionata; ma poi riprese subito tutta la sua franchezza, tutta la sua audacia. Sono amici di Edita; e non seccarmi; e non venire in casa degli altri a far scene, che non voglio rendermi ridicola!

Accenna pure alle sirene una canzone canavese edita dallo stesso Nigra, fasc. cit., p. 78:

La sua Edita verr

Una lezione della romanza castigliana Conte Arnaldos, edita dal DELIUS e riferita dal NIGRA, Canzoni ecc. Riv. Contemp., fasc. gennaio 1860, p. 82:

Un'altra lezione edita la prima volta dal BRAGA, e che leggo in HARDUNG, I, a carte 173, comincia:

Il Laner voleva mostrarsi offeso, e Nora pensava come doveva incominciare. Chi erano quei due? domandò Pietro pel primo, colla voce cupa e affondando il muso nel bavero alzato del paltò. Amici di Edita. Va bene; ma chi sono? Uno, il banchiere Kloss; l'altro.... il duca di Casalbara. Al Laner, subito, montò il sangue alla testa.